Lettere

Bonaldi (Pd): “New.Co, nemmeno
la maggioranza di Crema
crede al progetto Bonoldi”

da Stefania Bonaldi

New.Co ancora una volta rinviata. Il percorso tribolato verso la decisione da prendere sulla gestione dei rifiuti è l’ennesima conferma che nemmeno la maggioranza di CentroDestra crede al lavoro fatto dal presidente di Scrp Corrado Bonoldi. Siamo di fronte ad un vero e proprio paradosso: entro il 28 novembre scorso molti comuni di CentroDestra (Offanengo, Ripalta Cremasca, per citarne due) hanno approvato la proposta avanzata dal Cda di Scrp con il 51% nelle mani del pubblico e il 49% nelle mani del privato. La stessa maggioranza a Crema sembra invece essere in affanno su una questione che avrebbe dovuto trovare una convergenza territoriale. Va preso atto, infatti, che di fronte all’attuale proposta vi sono comuni che non l’hanno portata all’attenzione del consiglio, molti che attendono di vedere che farà Crema  ed altri, come Pandino,  che stanno studiando soluzione diverse.

La titubanza del CentroDestra  non può che confermare quanto come capogruppo del Partito Democratico e candidato sindaco del CentroSinistra ho da sempre sostenuto: l’attuale progetto partirebbe deficitario, senza il sostegno dell’intero territorio.

Leggendo le carte mi pare di avere inteso che l’input iniziale dato dai Sindaci andasse nella direzione di una società mista, al fine di evitare la gara e valorizzare la positiva esperienza di Scs Gestioni nella gestione rifiuti. Ora invece ci si trova di fronte alla creazione dell’ennesima società e si andrà in gara comunque, senza garanzie in merito, e con il rischio che vinca un socio privato “esterno” a chi finora ha lavorato nella gestione dei rifiuti. Ancora, leggendo i documenti messi a disposizione di amministratori ed uffici comunali, pare evidente che manchino dati chiari e precisi in merito al piano finanziario di questo modello di gestione.

Da ultimo, viste le criticità che in questi anni hanno contraddistinto il rapporto fra gli enti locali e le loro partecipate, criticità che hanno di fatto relegato i Comuni ad un ruolo di comparse nelle scelte strategiche societarie, e visto anche un impianto normativo nazionale che orienta comunque alla dismissione delle partecipazioni societarie entro il 2013, ritengo sarebbe doverosa maggiore prudenza nella assunzione di scelte con conseguenze determinanti sulla nostra città e sul nostro territorio. Prudenza imposta a maggior ragione per la vicinanza della scadenza elettorale ormai prossima a Crema, comune che nonostante il deficit di leadership di questi ultimi anni, resta comunque l’ente capofila.

 

Stefania Bonaldi (Capogruppo del Partito Democratico)

 

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