Vasto giro di patenti false:
la Polstrada incastra sette romeni
Denunce e permessi revocati
– una pattuglia della Polizia Stradale di Crema durante un controllo
Gli uomini della Polizia Stradale di Crema hanno messo le mani su un vasto traffico di patenti contraffatte. Dopo una lunga e laboriosa attività di indagine, gli uomini coordinati dall’ispettore Mario Crotti hanno deferito all’autorità giudiziaria 7 persone di nazionalità romena, due delle quali residenti nel territorio cremasco. I capi di imputazione per tutti sono: uso di atto falso e false attestazioni a pubblico ufficiale.
I CONTROLLI
Tutto è cominciato con un normale servizio di controllo attuato dagli uomini della Polstrada lungo le arterie di comunicazione del Cremasco. Controllando a fondo i documenti di un automobilista di origine romena, gli agenti hanno notato alcune incongruenze nella documentazione che ha portato al rilascio della patente di guida italiana, ottenuta secondo le modalità di conversione previste per i cittadini che fanno parte del trattato di Schengen. Dalle indagini, è emerso che l’automobilista nel corso dell’anno aveva chiesto e ottenuto la riconversione di una patente di guida romena in italiana, senza però aver mai conseguito la licenza di guida nel proprio paese d’origine. Ulteriori approfondimenti hanno coinvolto altre persone lungo l’asse Crema-Pavia, dove ha sede l’ufficio della Motorizzazione che ha concesso il nulla osta alla riconversione, in forza di documenti apparentemente validi.
LA COMPRAVENDITA DEI DOCUMENTI
A tradire lo straniero, un’incongruenza nelle date. Il giro, grazie anche alla tempestiva collaborazione del consolato di Romania che ha messo a disposizione dell’indagine diversi atti, si è così allargato ad altri connazionali. Si è così scoperto che in patria tutte e 7 le persone coinvolte hanno sborsato circa 6,5 milioni di lei (la moneta locale) – l’equivalente di 200 euro – per arrivare ad avere la patente falsa romena da riconvertire poi con una italiana, quella sì vera. Tutte le licenze di guida sono state così revocate. L’indagine non è ancora terminata. A breve potrebbero esserci altri importanti sviluppi in grado di arrestare una truffa che ha anche risvolti pesanti sul fronte della sicurezza stradale: le persone coinvolte, infatti, non hanno mai sostenuto un esame di guida.