Cronaca

Offanengo: quando lo sport unisce
Presentata la squadra di basket integrato

Quando lo sport unisce e supera qualsiasi tipo di pregiudizio e di difficoltà. Con queste premesse è stata presentata presso la sala Aldo Moro del comune di Offanengo, una squadra di basket che ha già vinto il suo campionato, il momento stesso in cui è stata pensata da un gruppo di persone speciali.
Si tratta del Team Offanengo, che nei giorni scorsi ha disputato la sua prima partita del campionato di basket integrato del Csi di Cremona (Golden Basket, basket integrato in cui giocano assieme disabili e normodotati).
Rinella Garzani, Mirko Cerioli, Morena Cavallanti, Lucia Zucchetti, Alessio Grassano, Marco Coscia e Benedetta Bernardi. Questi i nomi dei ragazzi che ne fanno parte, presentati dall’assessore allo sport Alessandro Capetti. Assieme a loro chi ha condiviso questo progetto, il coach Matteo Patrini, il suo vice, Luca Ghisetti, il team manager Roberto Capetti, Stefano Sesena, Eros Sangiovanni, Gianbattista Giroletti, oltre al presidente onorario Alessio Tacchinardi ed a quello che viene definito il prete dello sport, Don Emanuele Barbieri.
Fondamentali gli sponsor: Due di Fiori, Katepiù Agency, I’M Lifestyle e l’Avis di Ripalta Cremasca.
Particolarmente significative le parole di Davide Iacchetti, presidente della commissione diversamente abili del comitato Csi di Cremona, il quale ha esordito facendo presente come l’avvio dell’attività sportiva con i disabili, per il comitato di Cremona è partita nel 2000, l’anno del Giubileo. “A guidarci – ha detto Iacchetti – sono stati i principi dell’uguaglianza, della cittadinanza, dell’inclusione. Le diversità esistono, ma non devono essere motivo di esclusione, perché dal punto di vista dei diritti siamo tutti uguali”.
Dalle parole di Iacchetti si capisce che l’esperienza del basket integrato è un’esperienza meravigliosa: “Non si tratta di fare dello sport per fare contenti dei disabili, ma è un cambiamento culturale, perché nella cultura dello sport di oggi, tutti devono rincorrere un risultrato, altrimenti si viene messi fuori. Con noi non è così”.
Ed in effetti, in questa lodevole esperienza, le regole non sono rigide, ma si adattano in funzione dei bisogni e delle caratteristiche delle persone. Attualmente sono sette le squadre che giocano questo campionato, provenieneti da Castelleone, Soresina, Crema e da quest’anno Offanengo e Orzinuovi, con l’obiettivo delle finali il prossimo mese di giugno e magari, anche di una fase regionale.
Nel suo intervento don Emanuele ha ringraziato organizzatori e atleti per aver scelto l’Oratorio come punto di riferimento ed in particolare il Cso, perché “accogliere, allargare lo sguardo all’altro è uno dei pilastri del progetto educativo dell’Oratorio”.
Il sorriso sui volti dei ragazzi del Team Offanengo, in occasione delle foto di rito, vale più di ogni altra considerazione, il loro campionato lo hanno vinto e con loro, chi ha voluto portare anche ad Offanengo lo sport, quello vero, quello che unisce tutti, senza se e senza ma.

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