Cronaca

Conflitto in Ucraina, a Crema il
dibattito con Nicastro e Battistini

La Libreria Brioschi di Crema ha ospitato un incontro con Battistini e Nicastro, due inviati di guerra che hanno creato un dibattito sul conflitto in Ucraina

Un incontro ed un dibattito di alto livello sul conflitto in Ucraina, una chiave di riflessione per i tanti presenti. Negli spazi della Libreria Brioschi di Crema si è svolto un confronto con due giornalisti di spessore, due penne raffinate, come quelle di Andrea Nicastro e Francesco Battistini.

L’incontro è stato aperto da Giorgio Cardile, assessore alla cultura del Comune di Crema, che si è detto onorato di avere in città due giornalisti importanti come Nicastro e Battistini, sottolineando inoltre il ruolo sempre più centrale della Libreria Brioschi.

I due inviati di guerra del Corriere della Sera hanno presentato i due libri con una formula particolare, infatti uno ha presentato il libro dell’altro e viceversa. Nicastro ha quindi parlato del libro di Battistini, uscito nell’aprile del 2022, “Fronte Ucraina. Dentro la guerra che minaccia l’Europa”, definendo il collega un inviato di gran classe. Il libro parla della complessità dell’Ucraina già prima del conflitto, quando ancora era possibile esprimere liberamente determinate opinioni senza una guerra in atto.

Battistini invece ha sottolineato come Nicastro sia stato l’unico italiano a Mariupol nei giorni più difficili. Il libro, uscito dopo la scorsa estate, intitolato “L’assedio. Il romanzo di Mariupol”, non è un reportage, ma un vero e proprio romanzo che riguarda le persone che si sono trovate in quella situazione infernale, compreso lo stesso Nicastro.

“In Ucraina ogni giorno sembra che le cose stiano cambiando – spiega Nicastro – dobbiamo prepararci ad un conflitto lungo perché siamo di fronte a due blocchi ideologici. Il ruolo degli Stati Uniti sarà fondamentale per imporre la pace, quando avremo raggiunto l’obiettivo di indebolire la Russia e conquistare la vittoria della Guerra Fredda. Nel libro parlo del conflitto dal punto di vista umano, visto che sono stato 5 giorni sotto l’assedio a Mariupol. Ho affrontato con gli assediati la paura in città e l’incredulità che una cosa del genere potesse accadere. Nel romanzo ho inserito questa perdita di umanità”.

“Il libro che ho scritto parla dell’Ucraina fino al 24 febbraio – sottolinea Battistini – nei 30 anni prima di quel giorno, un vero e proprio reportage. La situazione è molto fluida, dipende molto dalle zone, ora si è drammatizzata e radicalizzata. Temo che vedremo sviluppi drammatici. Al momento è impossibile fare previsioni, ci sono molte ipotesi sul tavolo, il problema è far sedere a questo tavolo i due interlocutori, è la cosa più difficile”.

Simone Guarnaccia

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