Cronaca

IC Crema Uno: il 2 marzo
tavola rotonda multiculturale

Presentate nella splendida cornice della Sala Costi – Ex Folcioni di Piazza Aldo Moro, due iniziative inserite nel più ampio progetto “In dialogo per la pace”, promosso dall’Istituto Comprensivo Crema Uno, al fine di educare alla cittadinanza globale, quale patrimonio comune alle diverse culture. Il primo dei due eventi si terrà giovedì 2 marzo alle 20,45 in Sala Alessandrini, e consisterà in una tavola rotonda multiculturale aperta a docenti, genitori, studenti ed alla cittadinanza. Il secondo, si terrà sabato 1 aprile, e sarà una giornata multiculturale, che coinvolgerà in prima persona studenti e genitori degli alunni dell’IC Crema Uno, i cui dettagli si stanno per definire, ma che si preannuncia già come un momento di condivisione di religioni, esperienze, culture, tradizioni, sapori diversi, pensato per gli studenti, protagonisti nelle varie aule dell’allestimento di tende a tema.

Ma “In dialogo per la pace” è qualcosa di più ampio, un cammino cominciato a settembre, a partire dalla testimonianza di Padre Gigi Maccalli, ha detto il dirigente scolastico Attilio Maccoppi, che vede la collaborazione con il Centro Missionario PIME di Milano, l’Ufficio Migrantes della Diocesi di Crema, la Consulta multiculturale del comune, il Vescovo Daniele Gianotti, il Coro multietnico della parrocchia di Santa Maria della Croce, i referenti del Dialogo interreligioso, altre realtà diocesane, ed il patrocinio del comune. Un cammino che vede protagonisti anche i docenti dell’IC Crema Uno, che hanno aderito alla proposta di formazione dello scorso ottobre, arricchitasi in questi mesi, perché, aggiunge il dirigente Maccoppi, “cultura e religione sono intersecate, e queste iniziative vogliono essere germogli che alimentati, dovranno crescere nelle coscienze di tutti”, riprendendo una metafora legata alla personale formazione in ambito botanico.

Alla conferenza di presentazione, oltre al dirigente IC Crema Uno, presenti Emanuela Nichetti, assessore comunale all’Istruzione, Anastasie Musumary, assessore comunale a welfare e coesione sociale ed Enrico Fantoni, direttore Ufficio Migrantes diocesano. Per Fantoni, la tavola rotonda multiculturale del 2 marzo, non è un evento isolato, ma qualcosa che è già il frutto di un percorso costruito nel tempo, e che troverà continuità nell’azione futura. Un incontro al quale porteranno i saluti istituzionali anche Padre Viorel Flestea in rappresentanza del Vescovo e la dirigente scolastica Paola Orini, in rappresentanza delle scuole dell’Ambito Territoriale 14. Un momento di confronto, sia sotto l’aspetto multiculturale, che religioso, ha sottolineato Fantoni, evidenziando la partecipazione del Coro multietnico, che offrirà la misura delle differenze e delle ricchezze culturali. Elemento utile al confronto, la proiezione del cortometraggio “Il Mondiale in piazza” del regista Vito Palmieri, presentato nel 2019 all’Integrazione Film Festival (IFF), il concorso di cinema internazionale dedicato ai temi dell’inclusione, delle identità e dell’intercultura, che si svolge in primavera a Bergamo e Sarnico.

Anche per l’assessore Nichetti, l’appuntamento del 2 marzo, “non è un episodio estemporaneo, ma il frutto di una costruzione lunga e pensata, che rappresenta il valore aggiunto”, mettendo al centro i temi della pace e dell’importanza delle diversità. Un percorso che richiede pazienza e dedizione, da condividere per l’assessore Musumary: “Il dialogo interreligioso non parte da oggi, ma c’è già. Qui, coinvolgendo i più piccoli si investe sul futuro, per abbattere barriere mentali e culturali. Educare la cittadinanza al confronto, al dialogo, al rispetto reciproco, alla diversità, alla tolleranza che è alla base di una comunità coesa – ha concluso l’assessore Musumary – è fondamentale, perché noi siamo già una società multiculturale”. La tavola rotonda si arricchirà delle testimonianze dei rappresentanti di varie religioni e di Ketan Tiwari (Consulta Intercultura Comune di Crema), Emmanuel Musumary (Coro Multietnico), Padre Viorel Flestea (referente diocesano per il dialogo interreligioso) e M’hammed Tahiri (Comunità islamica cremasca).

Ilario Grazioso

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