Aipo: Berselli non si dimette
e si dice pronto a collaborare
Dopo l’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto l’Aipo, l’Agenzia interregionale del fiume Po con un’indagine della guardia di finanza su presunte mazzette in cambio di appalti ad un’azienda edile di Parma, il direttore di Aipo, Meuccio Berselli, la cui abitazione è stata perquisita insieme a quella di un altro dirigente dell’Ente, oltre alla casa dell’imprenditore, ha fatto il primo commento sulla vicenda, assicurando la “massima collaborazione”.
“E’ una indagine preliminare”, ha detto Meuccio Berselli, “e noi siamo assolutamente i più collaborativi possibile, com’è giusto che sia, con la Procura e con la magistratura. Noi abbiamo fornito alla guardia di finanza tutta la documentazione che è stata richiesta, sia per l’utilizzo delle autovetture che per gli affidamenti”.
Nell’inchiesta sono coinvolti anche un funzionario Aipo di Cremona, a casa del quale, nel corso della perquisizione delle Fiamme gialle, sarebbero stati trovati 23 mila euro suddivisi in varie buste, il rappresentante legale di un’impresa edile della Bassa Parmense, e due impiegate che avrebbero partecipato ad uno scambio di tangenti monitorato dai finanzieri.
Nelle indagini sul presunto utilizzo di Berselli di un’auto di servizio dell’Autorità di bacino distrettuale è stato osservato un incontro fra il direttore di Aipo e l’imprenditore che gli avrebbe passato una busta contenente tremila euro.
Su quanto accaduto, venerdì pomeriggio si era riunito urgentemente il Comitato di Indirizzo di Aipo – formato dagli Assessori delle quattro Regioni costitutive (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto). All’unanimità gli assessori avevano condiviso la decisione di chiedere le dimissioni di Berselli. “Il Comitato di indirizzo di Aipo, a tutela dell’Agenzia e delle istituzioni che rappresenta, si riserva di assumere ogni altra decisione in relazione all’evolversi dell’indagine”.