Oltre 500 persone alla sfilata
di Made Factory per Anffas
L’evento di Made Factory è un successo: oltre 500 persone alla sfilata benefica per Anffas. Perché "bellezza è ovunque". Raccolti 2800 euro per l’associazione
Bambini, giovani, adulti con e senza disabilità. In passerella, mano nella mano. Per dimostrare che la bellezza è ovunque e che le etichette non servono. Con loro anche alcuni cani a rotelle, amici a quattro zampe che hanno incontrato sul cammino della vita la condizione di disabilità. E non si sono fermati. “In ogni sua forma il messaggio questa sera è chiaro: diversità è ricchezza ed arricchimento per la nostra comunità”. Così una sfavillante Jessica Sole Negri, accompagnata da Massimiliano Lapris ha aperto la sesta sfilata benefica di Made Factory pro Anffas Crema. “Un grande ritorno, dopo due anni di stop. Un lavoro lungo e faticoso, ma che ad ogni edizione ci convince di aver fatto la cosa giusta” ha detto Vera Doldi.
Davanti a lei le tribune della palestra Alina Donati di via Toffetti erano stracolme di persone, tra coloro che hanno preso parte anche all’aperitivo e chi non ha voluto perdersi il fashion show. Tanti i brand cremaschi in passerella per sostenere Anffas: Andrea Tosetti, Il Singolare, Onesto Clothing, Bestya Fitness, Sabri Abbigliamento, Giòlina, Vesti curvy, Rotelle nel cuore, Decathlon di Pieve Fissiraga. Felicissimi anche i modelli e le modelle con disabilità di Anffas Crema. “Siamo fieri – continua Doldi – anche quest’anno di aver regalato un momento di vera inclusione alla città. In passerella dimostriamo che le barriere e i pregiudizi vengono fatti a pezzi dal desiderio di raccontarsi come si è, con un bellissimo abito. Grazie a tutti e a ciascuno. Bello essere qui con tutti voi questa sera”.
Parte del ricavato della serata andrà a sostenere i servizi intensivo ed educativo di Anffas, pensati per bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Come ha chiarito l’organizzatrice Chiara Monga: “l’intento di questa serata è di focalizzare l’attenzione sulle tematiche giovanili, vissute da persone con disabilità”. Ecco perché l’hashtag ormai virale dell’iniziativa è stato #Zoom, “intende richiamare un progetto di Anffas dedicato agli adolescenti”.
Saluti e ringraziamenti sono giunti anche dal presidente di Fondazione Alba Paolo Marchesi e dai coordinatori dei servizi dedicati ai giovani Serena Pedrinazzi (Servizio diurno alternativo) e Fabrizio Carrera (Età evolutiva). Marchesi ha rimarcato l’impegno di Anffas a camminare accanto alle persone con disabilità e loro famiglie. Un impegno che dura da più di 50 anni, ma che “negli ultimi anni ha cambiato forma”.
Anffas, per adeguarsi alle nuove normative, si è fatta in due con un’associazione di promozione sociale per attività di sensibilizzazione ed una fondazione che si occupa della gestione dei servizi. “Gli obiettivi e le finalità restano invariate e condivise: vogliamo fare inclusione, esattamente come stiamo facendo questa sera tutti insieme su questa passerella. Perché questi ragazzi possano avere un futuro migliore”.
Plauso all’iniziativa, che godeva del patrocinio comunale, è giunto anche dagli assessori a cultura e politiche giovanili Giorgio Cardile e al welfare e coesione sociale Anastasie Musumary. Per Cardile: “sui temi sociali serve fare cultura. Eventi come questo suggeriscono la direzione da seguire. È un cambiamento culturale necessario”. Musumary ha ricordato come “in questa serata viene celebrato il bello. Perché bellezza è ovunque. La diversità, il nostro essere diversi, è bello. Perché ci arricchisce. E perché ci aiuta a capire che ciascuno di noi ha potenzialità che meritano di essere valorizzate. Sui temi sociali, soprattutto sulla disabilità in età adulta, resta tanto da fare. Tanto fanno le associazioni e gli operatori che ogni giorno se ne occupano, ma l’amministrazione vuole continuare a camminare insieme a loro. Per una città sempre più attenta ed accogliente”.
Al termine degli interventi ha preso il via la serata con alcuni ospiti speciali, attesissimi: Laura Locatelli e Alessandro Maria Bosio. Un monologo sulle etichette e tanta musica. Per divertire e divertirsi. Perché anche ridere insieme è bello. Complessivamente sono stati raccolti 2800 euro.