Cronaca

Esche avvelenate ad Agnadello,
la denuncia del sindaco Samarati

Il sindaco di Agnadello Stefano Samarati non ci sta, troppo grave quanto avvenuto nel suo paese, gesti che possono compromettere la vita di animali e persone. Sono stati infatti ritrovati in quel territorio numerose esche avvelenate che hanno già portato a conseguenze gravi per alcuni cani.

“Un atto meschino, una vigliaccheria – scrive Samarati – Tantissime sono state le ipotesi sul perché di un gesto simile, un gesto che avrebbe potuto mettere a repentaglio non solo la vita dei nostri cani o della fauna selvatica presente sul territorio ma anche quella delle persone, dei nostri figli. Spetterà agli inquirenti far luce sull’accaduto ed accertare le responsabilità”.

“Un’intera giornata passata a fianco dei Carabinieri Forestali – prosegue il sindaco – all’Unità Cinofila antiveleni e ai Carabinieri della Stazione di Rivolta D’Adda per scovare questi bocconi di carne avvolti a quanto pare, in un repellente per lumache: un veleno molto dolce, un mix perfetto per chi vuole colpire facilmente gli animali. Grazie al tempestivo intervento siamo riusciti a individuare 8 bocconi nell’area est di Agnadello compresa tra Via Romagna, Via Verdi (località Scorsera), lungo la SP34 lato destro (direzione Vailate). Ma non solo, perché grazie ad un’ altra segnalazione abbiamo rinvenuto altri Bocconi lungo Via per Rivolta, quotidianamente usufruita per passeggiate con il cane, giri in bicicletta da parte di sportivi e famiglie”.

Il Comune di Agnadello è intervenuto tempestivamente: “Tutto ciò che era in potere all’amministrazione comunale è stato fatto: ho personalmente segnalato e delimitato le aree interessate installando una cartellonistica, così come previsto dalla legge, che invita tutti coloro che si trovano nelle zone interessate di prestare massima attenzione e se possibile evitare l’accesso”.

“Siamo ancora al lavoro insieme al Presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia N.7 (dell’area Cremasca) Fusar Poli Luigi e a tanti volontari, per individuare eventuali altre esche, rimanendo in attesa dell’esito delle indagini. Ad oggi questo folle gesto ha portato al decesso di un cane, un altro salvato in extremis, mentre uno ancora si trova in terapia intensiva, vittime anche alcuni gatti nella zona. Speriamo che le indagini proseguano – conclude Samarati – e che il colpevole di questo gesto ignobile venga consegnato alla giustizia nel frattempo l’invito è quello di prestare molta attenzione quando uscite con il vostro amico a quattro zampe, se necessario utilizzate la museruola e se doveste notare qualcosa di sospetto non esitate a contattare immediatamente le Forze dell’Ordine”.

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