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Villa: "Pordenone quasi inarrivabile, ma
troverà una Pergolettese arrabbiata"

Anche se siamo solo alla metà del girone d’andata, saranno punti pesanti quelli che si contenderanno domenica al Voltini la Pergolettese e il Pordenone. Entrambe reduci da una sconfitta, i cremaschi a Mantova e i ramarri in casa contro la Feralpisalò, cercheranno un pronto riscatto da questa sfida. Anche il tecnico della Pergolettese Alberto Villa è consapevole dellle insidie che si nascondono in questa gara: “Per me il Pordenone è la squadra più forte di tutto il girone. Presi singolarmente sono giocatori di altissimo livello, splendidi in ogni reparto. È una squadra formidabile, stratosferica, quasi inarrivabile nel nostro girone. E domenica, pur perdendo, ha creato tantissime occasioni per fare gol e per andare in vantaggio, per per fare la partita che doveva fare in casa. Verranno sicuramente arrabbiati, ma troveranno anche una Pergolettese arrabbiata che cercherà di metterli in difficoltà.”

Con Varas assente per squalifica e con qualche giocatore che lamenta qualche acciacco Villa dovrà risolvere il problema della sostituzione del centrocampista: “Stiamo valutando che soluzione prendere; abbiamo 2 o 3 opportunità. Valutiamo i ragazzi che sono più in forma in questo momento.. E poi bisognerà pensare anche a quelli che sono stati utilizzati meno e che ci possono dare una mano, perchè alla fine, con le cinque sostituzioni, si cambia sempre mezza squadra e bisogna avere delle alternative valide. Devono mettere in difficoltà l’allenatore nelle scelte, è quello che predico da quando sono arrivato. Io voglio che questo sia una squadra, non un gruppo, perché la squadra è quella che porta risultati alla fine.”

E’ stata pubblicata una statistica in cui la Pergolettese sarebbe al secondo posto in classifica per i punti conquistati al Voltini, ma all’ultimo per quelli in trasferta: “Rabbia no,dispiacere sì, perché ultimamente fuori casa abbiamo fatto delle grandi prestazioni. A Alessandria con la Juvenuts purtroppo siamo rimasti in dieci al 70º, in un momento molto buono per noi, dove stavamo facendo molto bene e stavamo sull’uno pari e si percepiva che avevamo la possibilità di ribaltare il risultato. La trasferta di Seregno col Sangiuliano ci ha visto protagonisti per 60 70 minuti, poi abbiamo preso questo gol un po’ ingenuo e dopo c’è stata poca reazione: forse è l’unica gara in cui non possiamo avere scusanti”.

“Domenica a Mantova – prosegue – abbiamo fatto un primo tempo con grandi occasioni, poi nel secondo tempo abbiamo spento la luce per 30 minuti e riaccesa negli ultimi 10: e non va bene. Ne abbiamo parlato con i ragazzi, abbiamo visto e corretto gli errori commessi; si sta crescendo, si sta lavorando. Dobbiamo portarci dentro lo stesso entusiasmo che abbiamo quando entriamo al Voltini, perché dobbiamo portare sempre punti a casa, che per noi sono fondamentali.”

L’allenatore quindi prosegue: “Nei momenti difficili, quando gli altri sono in svantaggio ti vengono aggredire forte, bisogna saper gestire la palla in un certo modo e a volte fare delle scelte diverse. Dobbiamo essere consapevoli che stiamo lavorando bene, che siamo cresciuti tantissimo. Dobbiamo continuare a crescere. Questa è una squadra molto giovane, forse la più giovane di tutto il girone e con i giovani ci vuole pazienza perché l’esperienza si fa solo settimanalmente giocando, non si compra da nessuna parte. Noi sappiamo qual è il nostro percorso di crescita che vogliamo noi, che vuole la società e che vogliono tutti.”

“Penso – ha concluso – che la squadra possa tenere sempre ritmi alti, perché è una squadra giovane, che ha voglia, che ha corsa. Se fosse una squadra esperta, come magari ce ne sono in questo girone, può permettersi un dominio della palla diverso, un palleggio diverso, cosa che noi non possiamo fare per caratteristiche. Però anche noi quando abbiamo la palla ci piace tenerla, ci piace giocarla, ma soprattutto ci piace correre: questo per un allenatore penso che sia il massimo.”

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