Cronaca

Rischio idraulico: maxi esercitazione
della Protezione Civile provinciale

Trecento volontari impegnati, quattro aree di ammassamento – cioè i luoghi dove vengono concentrate forze, attrezzature e risorse – e oltre 10 cantieri operativi. Sono questi i numeri della esercitazione di protezione civile che la Provincia sta organizzando nei tre ambiti del territorio (cremasco, cremonese e casalasco) per domenica prossima 23 ottobre dalle 8 alle 17.
Nella sede della Provincia, servizio Protezione Civile di via della Conca, 3 verrà attivata la Sala Operativa Provinciale, che sarà presieduta dai funzionari provinciali, come ha spiegato oggi pomeriggio, accanto al presidente Mirko Signoroni, la responsabile Elena Milanesi: “Sarà una domenica molto importante, perchè dopo due anni, in cui l’emergenza è stata rappresentata soprattutto dalla pandemia, riusciamo finalmente a mettere in pratica prove di soccorso simultanee in tutto il territorio provinciale, legate al rischio alluvionale. Sarà inoltre l’occasione per formare i nuovi volontari nell’utilizzo di mezzi e attrezzature”.

I quattro punti di ammassamento forze e risorse sono situati nei comuni di 
Spino d’Adda, Montodine, Stagno Lombardo e Casalmaggiore, mentre i comuni dove avranno luogo le operazioni saranno lo stesso Spino d’Adda e poi Rivolta d’Adda, Crema, Montodine, Castelleone, Cremona, Gerre de’ Caprioli, Stagno Lombardo, Casalmaggiore.

In ciascuna area saranno attivi i gruppi di volontariato coordinati dal CCV (coordinamento dei Comitati di Volontari) presieduto da Bruno Canevari, che nel pomeriggio di oggi, in Provincia, ha presentato le attività insieme al vice Emilio Fanfoni e a Stefano Polenghi, responsabile del gruppo Lo Stagno. A dare man forte ai gruppi cremonesi ci saranno anche una Odv della provincia di Mantova ed una di Brescia oltre ai moduli operativi di segreteria delle Province di Brescia e Bergamo, per un totale di circa 300 volontari.
Scopo della prova è quello di testare la risposta operativa in caso di rischio alluvionale, formare e addestrare i volontari delle Organizzazioni che operano sul nostro territorio, provare i mezzi le attrezzature a disposizione della Colonna Mobile e testare il sistema di coordinamento della forza operativa del Volontariato Organizzato.
La Provincia, ha tra i suoi compiti delegati dalla Regione Lombardia, oltre alle pianificazioni di emergenza anche la formazione del volontariato e soprattutto l’attivazione, direzione e coordinamento del volontariato organizzato di protezione civile esistente sul territorio di competenza.

Come ha detto il presidente Signoroni, sarà “una nuova occasione per  mostrare che il nostro volontariato è forte e non è secondo a nessuno ed è pronto a fare la propria parte di fronte alle emergenze, come avvenuto nel corso delle calamità che abbiamo subito nel periodo estivo (il nubifragio del 4 luglio) e negli anni passati. Io sarò presente, nell’arco della giornata, in tutti e quattro i punti di ammassamento, sia per vedere come si svolge il lavoro, sia per capire se vi siano particolare esigenze a cui provvedere”.

Un richiamo anche alla necessità di alimentare con forze sempre nuove gli organici delle organizzazioni di volontariato: “C’è bisogno di formare i giovani e uno dei nostri prossimi passi sarà fare sensibilizzazione su questo tipo di volontariato tra i neo 18enni, che nel periodo pandemico hanno dato già prova di grande sensibilità”.

Diversi i tipi di esercitazione che avranno luogo nelle tre aree provinciali, a seconda delle peculiarità idrografiche. Dal monitoraggio delle chiaviche nell’alto cremasco, alla messa in sicurezza delle opere d’arte nella chiesa di Brancere, tante e diverse saranno le operazioni che vedranno coinvolti i volontari e il personale della Protezione Civile Provinciale, per il quale la giornata di domenica sarà anche un importante test circa il coordinamento di tanti diversi gruppi in contemporanea. gbiagi 

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