Migrante trovato morto nel tir di
datteri. Forse è un giovane siriano
AGGIORNAMENTO – Potrebbe appartenere ad un giovane siriano il cadavere trovato ieri mattina nel rimorchio telonato di un tir proveniente dalla Turchia e carico di datteri da consegnare alla ditta Shi Logistic di Agnadello. E’ proprio alla logistica cremasca che l’autista, un turco dipendente dell’azienda italiana, si è accorto della presenza del corpo che era in avanzato stato di decomposizione. La vittima non aveva documenti. La giovane età sarebbe stata ricostruita dalle lastre, mentre la provenienza siriana è stata ipotizzata dalle etichette dei pantaloni. La datazione precisa dell’età verrà stabilita da un esame più analitico. Il ragazzo potrebbe anche essere un minorenne.
Le indagini dei carabinieri, portate avanti con il coordinamento della procura, sono in corso, ma per il momento non ci sono ipotesi di reato: si presume che il ragazzo, all’insaputa dell’autista, si sia nascosto nel rimorchio, arrivato via mare dal porto di Trieste, o che magari abbia avuto un’indicazione da parte di qualcuno di salire su quel mezzo che lo avrebbe portato in Italia.
Ma si tende ad escludere che dietro ci sia un’organizzazione dedita allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Solitamente, infatti, non si nasconde solo una persona, ma interi gruppi di clandestini. Si tratterebbe quindi di un’iniziativa personale del deceduto. In queste ore il medico legale eseguirà l’autopsia. Saranno poi prese le impronte che saranno immesse nelle banche dati per tentare di identificare il corpo. Il decesso, avvenuto durante il viaggio, è quasi sicuramente riconducibile al caldo e alla mancanza di cibo e acqua.
Sara Pizzorni