Politica

“Unione Popolare con de Magistris”, a
Crema presentato il progetto politico

Un nuovo progetto politico, un terzo polo che possa rappresentare una scelta concreta per quei cittadini che non vorrebbero portare avanti l’agenda Draghi. Questa in sostanza l’idea di “Unione Popolare con de Magistris”, che si vorrebbe presentare al prossimo 25 settembre alla tornata elettorale ottenendo le firme necessarie nei pochi giorni rimasti a disposizione.

Mettere al centro le persone ed i diritti, e soprattutto dire con fermezza no alla guerra, destinando i fondi per le spese militari verso le persone più in difficoltà ed i settori attualmente carenti, come quelli sanitario e scolastico.

Ieri sera all’ARCI di Ombriano a Crema, in concomitanza con l’apertura della festa di Rifondazione Comunista, ne hanno parlato l’Onorevole Simona Suriano, del gruppo parlamentare ManifestA, Fabrizio Baggi, Segretario Regionale di Rifondazione Comunista e Beppe Bettenzoli, Co-Segretario provinciale di Rifondazione Comunista della provincia di Cremona.

Ha aperto la conferenza Bettenzoli: “Stiamo correndo per raccogliere le firme entro il 21 agosto. Stiamo lavorando in tutta la provincia, sfrutteremo le serate della festa di Rifondazione. Nonostante tutto siamo convinti della nostra circoscrizione. La scelta di Mattarella non è stata molto democratica, soprattutto per il periodo individuato per le elezioni. Sicuramente avremo più firme del necessario, nonostante l’estate e la gente in ferie”.

Ha poi preso la parola Simona Suriano: “Siamo vittime di una discrimazione e non potremo usare il nostro simbolo, senza considerare tutte le difficoltà legate alle firme. Per noi è un dovere civico e morale dover partecipare a questa tornata elettorale, le elezioni anticipate ci hanno costretto a correre. Il cittadino deve poter scegliere altro, le forze in corsa non sono attente ai territori, al sociale, agli emarginati, agli ultimi. Noi ci siamo opposti all’invio delle armi in Ucraina ed all’aumento della spesa militare. Noi ci opponiamo all’agenda Draghi, è un dovere morale dare un’alternativa ai cittadini. Vogliamo andare oltre al 25 settembre e proseguire il nostro percorso”.

Ha chiuso l’incontro Fabrizio Baggi: “Ringraziamo per il lavoro le compagne di ManifestA, per l’aiuto dato alla sinistra. Le peggiori riforme le ha fatte il Pd, serve un nuovo progetto a sinistra. Siamo ostacolati in tutti i modi, la data del 25 settembre non è mai stata presa in considerazione in tutta la storia d’Italia. Noi rispondiamo portando contenuti e parlando con le persone nelle piazze. 850 banchetti fatti in 3 giorni e mezzo, c’è voglia di andare avanti e fare questa lotta contro il tempo e la burocrazia. La cittadinanza ha interesse nei confronti di questo progetto. La lotta si riduce da una gara tra chi vuole portare avanti le idee di Draghi. Serve un salario minimo legale, mettere un tetto è fondamentale. Combatteremo contro tutto e tutti, bisogna rimettere al centro persone e diritti”.

Simone Guarnaccia

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