Cronaca

Pamiro, “mission impossible“ per il
padre. Forse trovata qualche traccia

“Considero la missione di questi due incaricati dal gip una Mission Impossible”.

Così il papà di Mauro Pamiro, Franco, intervenuto durante il sopralluogo che si è tenuto nell’abitazione del figlio che condivideva con la moglie Debora Stella, in via Biondini, ai Sabbioni.

Pasquale Linarello e Oscar Ghizzoni sono gli esperti incaricati dal gip Giulia Masci che non aveva accolto la richiesta di archiviazione del caso dell’ insegnante trovato cadavere il 29 giugno 2020 in un cantiere. I consulenti hanno lavorato nella casa assieme al collega Marzio Capra, incaricato dai legali dei genitori di Mauro Pamiro, entrando dopo le 18.30 ed uscendo verso le 21.30, alla ricerca di tracce biologiche attraverso l’esame del Luminol. E sembra che qualcosa sia stato trovato, ma bisognerà approfondire.

Un nuovo accertamento, dopo quello effettuato il 12 luglio nell’auto, una Citroen C3, dove è emerso che la macchia scura trovata sul sedile posteriore non era sangue e non apparteneva a Mauro Pamiro.

Le indagini ulteriori servono per verificare la tesi dei genitori secondo cui Mauro sarebbe morto in un luogo differente da quello in cui è stato ritrovato, il cantiere edile.

Ma il papà di Mauro Pamiro ha poche speranze riguardo all’esito dell’accertamento. E’ impossibile per lui avere riscontri.

“E’ come dire ad un ladro che il tal giorno ci sarà la polizia a perquisire l’appartamento. Devono essere fortunati a trovare il posto dove c’è la macchiolina di sangue, ammesso che esista, perchè non possono esaminare tutto l’appartamento”, ha detto Franco Pamiro davanti all’abitazione del figlio, dove tutt’ora abita la moglie Debora Stella.

“Il dramma di questa cosa”, ha aggiunto, “è che questo è un incidente probatorio e il giudice ne terrà conto. Non mi aspetto nulla da quest’esame. Le cose andavano fatte a suo tempo, non dopo due anni. Questa cosa aveva senso se fatta all’epoca non appena giunti in casa, quando hanno trovato l’ appartamento a soqquadro. Non adesso”.

Il padre di Mauro Pamiro ha poi mostrato alcune foto ai giornalisti sulle condizioni in cui era stata trovata l’abitazione appena rinvenuto il cadavere del figlio. Caos ovunque, quadri staccati e pasta cruda a terra, come generalmente avviene dopo un furibondo litigio.

Ha poi chiesto ai giornalisti di evitare di raccontare che suo figlio, la notte in cui è stato ripreso dalle telecamere mentre raggiungeva il quartiere dove è stato trovato morto, fosse scalzo.

“ Non è assolutamente provato che fosse scalzo. Io ho interpellato 4 tecnici specializzati che mi hanno confermato che dalle immagini non si riesce a capire se indossasse delle calzature o fosse scalzo. Mio figlio usava i sandali come ciabatte, quindi anche con il tallone scoperto avrebbe potuto indossare i sandali. Se fosse provato che mio figlio indossava i sandali prima del suo ritrovamento nel cantiere edile, allora qualcuno mi deve spiegare come mai siano sono stati trovati indossati dalla moglie due giorni dopo”.

I risultati dell’esame al luminol saranno repertati in laboratorio. Dalle indiscrezioni emerse sarebbero state identificate tracce biologiche.

Sabrina Grilli

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