Truffa reddito cittadinanza: 76enne
rinviata a giudizio, ma è irreperibile
Avrebbe percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, ed è finita davanti al giudice per l’udienza preliminare con l’accusa di truffa. Ma Elena Ciulica, 76 anni, romena, è irreperibile, e secondo la legge deve essere avvisata del procedimento in corso nei suoi confronti. Il giudice, che l’ha rinviata a giudizio, ha quindi disposto che vengano effettuate le ricerche della donna e ha dato tempo un anno per trovarla. Il procedimento è stato sospeso e l’udienza aggiornata al prossimo primo luglio 2023.
Truffa, perché dal mese di ottobre 2020 a quello di gennaio 2021 la romena avrebbe ottenuto il beneficio del reddito di cittadinanza per un totale di 2394 euro, inducendo in errore l’Inps, avendo presentato il 13 settembre 2020 un’istanza tesa all’ottenimento del reddito, dichiarando di essere residente in territorio cremonese, e di aver risieduto in Italia per almeno dieci anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Ma in seguito ad una verifica è emerso che la donna in realtà non è mai stata iscritta nelle liste anagrafiche della popolazione residente di alcun comune dello Stato. L’imputata è assistita d’ufficio dall’avvocato Giancarlo Rosa che non ha mai avuto la possibilità di incontrare la cliente, in quanto irreperibile.
Sara Pizzorni