Economia

Da oggi le sanzioni per i Pos:
le perplessità di Confcommercio

“Come Confcommercio esprimiamo, ancora una volta, il nostro disagio non per l’introduzione dell’obbligo del Pos, con sanzioni anche pesanti, quanto perché le osservazioni che in maniera trasversale sono state avanzate da tutte le Associazioni di categoria non hanno trovato la giusta attenzione” dichiara Andrea Badioni, presidente di Confcommercio Cremona, che poi prosegue: “L’aver anticipato le “multe” dall’inizio del 2023 ad oggi è una ulteriore conferma di come non si sia voluto affrontare il problema. Riteniamo che, in questi anni, non si sia fatto abbastanza per una riduzione delle commissioni e dei costi a carico di consumatori ed imprese, anche potenziando lo strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente, e introdurre la gratuità per i cosiddetti micropagamenti. Quelli che rischiano di costare all’impresa più del guadagno. Come sosteniamo da tempo non si può pensare di incentivare i pagamenti elettronici attraverso il meccanismo delle sanzioni. Di fatto gli unici a guadagnarci sono gli Istituti di Credito”.

“Riaffermiamo il nostro impegno per la legalità e, dunque, anche per il contrasto dell’evasione. – spiega il direttore generale Stefano Anceschi – Già oggi nel nostro Paese il numero di transazioni con carte di debito, di credito e prepagate è elevato con una crescita, nell’ultimo quinquennio, del 120% e sono oltre 4 milioni i Pos installati e attivi presso le attività commerciali e di servizi. Una dimostrazione tangibile di come, concretamente, sappiamo tradurre e applicare il valore della legalità. E’ evidente che il nostro sistema dei pagamenti sia già in pieno sviluppo. E’ importante che con la stessa determinazione si lavori per modernizzare ulteriormente questo processo rendendolo più efficiente e meno oneroso”.

“Agire per via sanzionatoria per la mancanza del Pos – conclude Badioni – non è certo la strada da seguire, andrebbe invece prorogata tempestivamente la misura istituita dal decreto “Sostegni-bis”, in scadenza a fine giugno, che dispone l’incremento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dagli esercenti che adottano sistemi evoluti di incasso. E’ l’unica via per raggiungere risultati concreti. Non si può pensare di incentivare i pagamenti elettronici attraverso il meccanismo delle sanzioni”.

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