Cronaca

Sinistra Unita: ieri sera
incontro sulle buone pratiche

Solidarietà, inclusione sociale, fare rete per curare la città: in sintesi, le buone pratiche. Questo l’oggetto dell’incontro di ieri sera in sala ricevimenti, proposto da Sinistra Unità, ed al quale hanno partecipato, Andrea Polacchi, componente della presidenza nazionale Arci, Elena Simeti, operatrice sociale impegnata nel riuso dei beni confiscati, Emanuele Manzoni, assessore al welfare a Lecco ed in collegamento da Napoli, Ciro Corona, Cavaliere della Repubblica per il suo impegno contro le mafie e presidente di Officina delle culture, bloccato all’ultimo minuto dal covid. L’iniziativa, moderata dal giovane candidato consigliere di Sinistra Unita, Olmo Facchinetti, è stata conclusa dal candidato sindaco Paolo Losco, per il quale “non è utopia investire sul tessuto sociale”.

Nell’introduzione, ciascun ospite ha parlato del contesto in cui si trova a operare, partendo dalla considerazione di ciò che è accaduto negli scorsi mesi anche in città, interessata da episodi di devianza giovanile e baby gang. Su questi argomenti, Elena Simeti, che opera nel sud ovest milanese, dove è forte la presenza delle infiltrazioni delle organizzazioni criminali e dove molti sono i beni confiscato alle mafie, non si risolvono i problemi con repressione o telecamere, ma occorre capire il contesto da cui provengono i protagonisti di quelle storie di povertà educativa: “È importante l’ascolto, l’osservazione e la contaminazione – ha detto l’operatrice sociale – partendo dalla comunità e facendo le cose con le persone”. Complicato l’ambiente dove opera Ciro Corona: Scampia, con tutto quello che ne consegue, ma che oggi registra la presenza di oltre 120 associazioni, per un laboratorio sociale più grande d’Europa. Corona reclama però un serio e continuo supporto della politica: “A Napoli negli ultimi 10 anni è stato fatto poco o niente di buone pratiche, hanno fallito le politiche sociali”. Della realtà di Arci, che in provincia conta 16 circoli, dei quali 4 a Crema ha parlato Andrea Polacchi, per il quale sono fondamentali partecipazione e inclusione quali risposte a disagio e baby gang, ma la politica deve avere la capacità di una prospettiva di lungo termine. “Servono percorsi di coprogettazione abbinata a coprogrammazione delle linee di sviluppo di una città, ad esempio sui giovani ed uscire dalla logica dei bandi annuali”, ha commentato il presidente di Arci Torino. All’assessore al welfare di Lecco, tocca invece rispondere alla domanda formulata dal moderatore, circa la sfiducia dei giovani nella politica: “Serve presentare persone credibili, che hanno un percorso coerente con quello che raccontano e Sinistra Unita per Crema, con i suoi 12 candidati under 35, rappresenta un dato bellissimo da valorizzare il 12 giugno”, osserva Manzoni, il quale punta sulla necessità di mettere in campo politiche che abbiano l’ambizione di trasformare le comunità, lavorando su disuguaglianze e povertà. Per Manzoni, che ha raccontato alcuni provvedimenti adottati a Lecco nell’ultimo anno e mezzo, come ad esempio la gratuità dei mezzi pubblici per gli under 19, un grande alleato per le amministrazioni, è il terzo settore, capace di non lasciare indietro nessuno e attraverso il quale costruire legami.

Nelle conclusioni di Paolo Losco, oltre all’appuntamento per la chiusura della campagna elettorale di Sinistra Unita domani sera a Campo di Marte, la ricerca di un modello migliore e inclusivo di società, che nella lista da lui rappresentata, si sostanzia anche con la presenza diversi candidati che provengono dal mondo del sociale. “Diversificare le risposte in base alle esigenze – dice il candidato sindaco – dando occasioni di socialità, con investimenti che non possono essere quantificati solo sulla base economica”. In altri termini, conclude Losco, occorre ritornare a fare rete, per ricostruire un nuovo percorso di sinistra.

Ilario Grazioso

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