Grandinata nel Cremasco, Piloni:
"Regione chieda stato di calamità"
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“Regione Lombardia deve chiedere, assieme alle istituzioni del nostro territorio, subito lo stato di calamità naturale: ne hanno bisogno le aziende del cremasco colpite dalla forte grandine di sabato. Siamo in una vera e propria fase di emergenza: l’iter va avviato urgentemente”: a dirlo è Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd, di fronte a quanto accaduto ieri nel cremasco.
“A Crema, nella zona produttiva tra via Milano e la Paullese, Vailate, Trescore Cremasco, Casaletto Capriolo, Cremosano, Capergnanica, Casaletto Ceredano, Chieve, Bagnolo c’è stato l’inferno: i danni si contano agli edifici, alle auto in sosta, alle abitazioni, alle strutture delle aziende, ai campi coltivati, persino alle scuole. Sembrava di stare sotto un bombardamento – fa presente Piloni –. E d’altra parte i ‘chicci’ erano grandi come mandarini”.
Il punto ora è riavviare le attività: “Le aziende, con i loro capannoni, i tetti bucati o divelti, i mezzi di trasporto danneggiati, devono ripartire quanto prima. E agli agricoltori servono ristori per i raccolti persi. Perché non si tratta solo di danni alle cose, ma anche di contraccolpi per il fermo lavorativo dei prossimi giorni. Alcune aziende non riescono a riaprire le proprie attività. Per questo serve agire subito. C’è bisogno che le istituzioni siano vicine al nostro territorio. Già stamattina ero in contatto con alcuni imprenditori che chiedono una mano”, racconta il consigliere dem.
“A Regione domandiamo di fare richiesta subito dello stato di calamità naturale al Governo, e ai parlamentari del territorio di sostenere questa richiesta. Non c’è un minuto da perdere”, conclude Piloni.