Economia

CremonaFiere, 2021
chiude con utile di 614mila

Il Bilancio di CremonaFiere, approvato oggi all’unanimità, chiude con un utile di 614mila euro, ammortamenti per 602mila euro, ed un fatturato caratteristico pari al 64% del periodo pre-pandemia. Numeri, fanno sapere dal Cda, “tutt’altro che scontati, anche considerando che gli eventi autunnali hanno dovuto fare i conti con gli effetti limitanti delle restrizioni sanitarie e delle incertezze internazionali”.

Già nel 2020 CremonaFiere aveva predisposto un ambizioso quanto articolato e complesso piano di sviluppo che l’assemblea dei soci ha approvato a giugno 2021. Da quel momento il Consiglio di Amministrazione e lo staff della fiera hanno lavorato alacremente per centrare i primi obiettivi i cui risultati sono stati illustrati oggi all’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio 2021.

Ulteriore nota particolarmente significativa è l’aumento dell’utilizzo delle strutture e della diversificazione delle attività che, coerentemente con il piano di sviluppo, sono andate dall’inserimento di nuovi appuntamenti (+15 rispetto al secondo semestre 2019) all’utilizzo del quartiere anche per eventi non solo fieristici (spettacoli, eventi privati e sportivi), dall’adeguamento delle strutture alla riformulazione dei format fieristici. Ma Cremonafiere non si è limitata a questo, nel 2021 ha interpretato fino in fondo anche il suo ruolo sociale all’interno della comunità locale rimettendosi a disposizione come HUB vaccinale.

“Aver predisposto tempestivamente il Piano di Sviluppo ed aver perseguito da subito gli obiettivi posti è stato fondamentale sia per ottenere i risultati descritti dal bilancio sia per gettare le basi per la ripresa” dichiara Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere. “Il bilancio 2021 è chiaramente fortemente condizionato dai ristori che sono stati fondamentali, che però sarebbero stati inefficaci se non avessimo rilanciato con nuove iniziative, con nuovi format, con un rinnovato concetto fieristico.

Tutti aspetti fin da subito condivisi dal Consiglio d’Amministrazione, sostenuti dalle istituzioni e dai soci. Ma le buone idee non bastano, bisogna anche essere in grado di metterle in pratica e la struttura dei nostri uffici ha dimostrato di avere tutte le capacità per reagire anche nei momenti di difficoltà. L’impostazione del Consiglio d’Amministrazione è stata di totale apertura e coinvolgimento a partire dai soci. Ora guardiamo al futuro. Sarà importante per la ripresa continuare in questa direzione con il contributo anche operativo e di coinvolgimento dei soci e delle istituzioni”.

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