Politica

Crema Riformista:
al centro la politica

Le quattro forze che compongono Crema Riformista, fin dalle prime apparizioni hanno rivendicato la matrice politica e la consapevolezza di rappresentare quattro partiti e le loro precise identità: Azione, Italia Viva, Partito Socialista, Europa Verde.

E ieri sera in sala ricevimenti, si è sentita parecchio la prospettiva politica nel corso dell’incontro al quale, oltre ai candidati della lista che sostiene Fabio Bergamaschi, hanno preso parte: Andrea Ladina, componente del Consiglio Nazionale di Europa Verde, Mauro Del Barba, deputato di Italia Viva, membro della Delegazione italiana all’Assemblea parlamentare della Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), Enzo Maraio, segretario nazionale del Partito
Socialista Italiano e Giulia Pastorella, vicepresidente nazionale di Azione, nel 2016 selezionata da Forbes, come una dei 30 più influenti under 30 in Europa per Law & Policy.

Un progetto politico quello di Crema Riformista che, come ha detto nel prologo all’incontro il moderatore Gianantonio Rossi, giunge al termine di un percorso di confronto tra le forze politiche ed il candidato sindaco, che segna l’esigenza di un’unità dei riformisti che cresce dal basso, proiettandosi verso il livello nazionale, per costruire la seconda gamba del centro sinistra.

Nelle parole di Andrea Ladina, le energie rinnovabili, partendo dallo sfruttamento di quella solare, con pannelli da mettere sopra il mercato coperto e all’ospedale, per l’ambizioso obiettivo di arrivare a Crema ad avere il 50% del fabbisogno energetico proveniente da energie rinnovabili.

Accanto a questo, lo stop al consumo di suolo in città, a conferma del motto “pensare globalmente e agire localmente”.
Per Mauro Del Barba, Crema Riformista può rappresentare oltre ad una novità nello scacchiere politico cittadino, anche un impulso all’amministrazione uscente: una lista politica alle amministrative, perché alle città serve visione politica.

Dovranno essere i leader nazionali, a prendersi la responsabilità di trasferire le esperienza locali in un qualcosa di più compiuto a livello nazionale, commenta il deputato di Iv. Giulia Pastorella, che è anche in consiglio comunale a Milano, evoca i valori fondanti di Azione, e i temi chiave quale commercio, rilancio del centro storico, istruzione, attività produttive, “da non lasciare alla destra”.

“Quando la politica vuole, sa unire”, questo l’esordio del segretario socialista Enzo Maraio, che ripercorre gli ultimi lustri della politica italiana, tra populismo, antipolitica e personalismi: dalle leggi Bassanini, all’abolizione delle province, fino al taglio dei parlamentari, tanta demagogia per il segretario del PSI, per il quale il Paese ha bisogno del riformismo, ed ha bisogno di politici che partono dal basso. Spazio poi ai candidati consiglieri, dal giovane Emanuele Bergamini di Italia Viva, a Gianemilio Ardigò, che richiama l’importanza delle comunità energetiche, a Matteo Galletta di Azione.

Appassionato l’intervento di Alberto Gigliotti del PSI, che ha parlato di giustizia sociale, dell’impegno della Comunità socialista e di Virginio Venturelli, di lotta contro le diseguaglianze e sanità. Per Gigliotti, le difficoltà del sistema sanitario lombardo nel corso dell’emergenza pandemica, sono le conseguenze delle riforme dei governi regionali di centrodestra, e in particolare, l’effetto della riforma del 2015.

A chiudere l’iniziatva elettorale di Crema Riformista, Fabio Bergamaschi, al quale tutti riconoscono la capacità di ascolto: Crema Riformista come laboratorio politico, sul successo del quale Bergamaschi conta molto, per arrivare alla vittoria e guidare la città in un’ambiziosa prospettiva decennale.

Tornando sul tema del riformismo, per Bergamaschi la città di Crema deve avere una visione aperta, non solitaria, con uno sguardo sui 48 comuni dell’area omogenea. E poi, mobilità sostenibile e azzeramento del consumo di suolo, che si traduce in una revisione del piano di governo del territorio, il tutto nella prospettiva della transizione ecologica.

Ilario Grazioso

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