Cronaca

139 gli ucraini registrati sul portale
Ats: 62 sono bambini sotto i 14 anni

Dall’8 al 15 marzo il portale predisposto da Ats Val Padana per registrare i profughi ucraini ha registrato 480 arrivi nella provincia di Mantova e 139 in quella di Cremona, per un totale di 619 persone.

Per quanto riguarda gli arrivi nella nostra provincia, quasi la metà delle persone (il 44,6%) ha meno di 14 anni mentre il 42,5% ha tra i 20 e i 64 anni: 51 donne e 8 uomini. Solo 12 persone, l’8,6%, ha tra i 15 e i 19 anni e si tratta soprattutto di femmine, 9, contro 3 maschi. Gli ultra65enni registrati sono appena 6, il 4,3%, 4 donne e 2 uomini. La situazione cremonese rispecchia dunque quanto è ormai noto: sono le donne giovani con i bambini a lasciare il  Paese, mentre gli uomini restano prevalentemente a combattere e gli anziani purtroppo, o non ce la fanno ad affrontare l’esodo, oppure deliberatamente scelgono di lasciare il posto sui mezzi ai figli e ai nipoti.

Delle 139 persone registrate a Cremona, 94 risiedono presso amici, parenti o comunque in strutture private; 20 in strutture messe a disposizione dal  Terzo Settore e 25 in strutture identificate dalla Prefettura.

Sono tre gli hotspot allestiti in Ats, uno per ogni azienda socio sanitaria, dove personale di Ats (medici Usca e assistenti sanitari) ed operatori delle Asst (amministrativi, medici vaccinatori, infermieri) assistiti da mediatori linguistici/traduttori e volontari, garantiscono tutti i vari passaggi burocratici: iscrizione al sistema sanitario anche in regime di “Straniero Temporaneamente Presente” (STP) e rilascio del relativo codice, esecuzione di tampone di screening per la ricerca di SARS-CoV-2 (obbligatorio entro 48 ore dall’ingresso), fornitura di mascherine FFP2 per 5 giorni, anamnesi vaccinale e offerta vaccinale anti-Covid-19, difterite, tetano, pertosse, poliomielite, anti Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella, Epatite B, o altro, in relazione alle specifiche necessità. Viene inoltre effettuata dai medici Usca una valutazione sulle condizioni generali, per l’eventuale successivo invio ad un secondo livello di presa in carico clinica (territoriale o specialistica ospedaliera), psicologica, consultoriale.
Si accede alla visita di prima accoglienza prioritariamente tramite appuntamento, fissato telefonicamente dal personale di ATS della Val Padana sulla base degli elenchi nominativi forniti dalle Prefetture e dagli altri Enti competenti; vengono comunque garantite le visite in autopresentazione (ancorché tale modalità dovrebbe essere limitata a casi particolari), nei giorni ed orari pubblicati sul sito di ATS al link https://www.ats-valpadana.it/ambulatori.

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