Monumenti a luci spente:
protesta contro il caro-bollette
Un evento simbolico per un problema concreto: è l’iniziativa lanciata da Anni (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Emilia-Romagna e ALI (Autonomie Locali Italiane) Nazionale per giovedì 10 febbraio alle 20:00, quando le città aderenti spegneranno per mezz’ora le luci di un monumento rappresentativo; l’obiettivo è sensibilizzare il Governo sul caro energia che pesa sui bilanci delle amministrazioni, delle imprese e delle famiglie, chiedendo quindi all’esecutivo un intervento immediato.
“Viviamo il paradosso di entrare da un lato nell’epoca del Pnrr, incrociando straordinarie opportunità di investimento e sviluppo per il futuro delle nostre città e contemporaneamente, dall’altra parte, una ricaduta drammatica che i costi della pandemia e la crisi energetica generano sulla gestione delle città italiane” spiegano gli organizzatori, che precisano come il rischio per i Comuni sia quello di chiudere i servizi e aumentare la pressione fiscale per trovare i necessari equilibri di bilancio. La richiesta a Palazzo Chigi dunque è l’istituzione di un fondo destinato agli Enti Locali, o una misura analoga per far fronte alla crisi.
All’iniziativa “Spegniamo le luci delle città” aderiscono diversi Comuni del territorio cremonese, come Cremona, Gerre de’ Caprioli e Crema dove il Sindaco Stefania Bonaldi -presidente di Ali Lombardia- ha dichiarato: «Siamo pronti a ripartire e rilanciare il Paese, ma il caro bollette rende la situazione insostenibile per l’intera comunità e occorre trovare subito una soluzione».
Federica Priori