Via lavori in stazione, Bergamaschi:
"Bene, ma non ci basterà"
La facciata della stazione ferroviaria di Crema è completamente impalcata. Gli operai agli ordini di Rete Ferroviaria Italiana hanno iniziato i lavori all’edificio della stazione contemplati dal programma Crema2020.
I lavori riguarderanno tutto l’immobile viaggiatori, i bagni, la pensilina dell’ingresso – di valore storico e che verrà restaurata – verranno realizzati il sottopasso per il secondo binario e la nuova pensilina, sempre del secondo binario, si provvederà all’abbattimento delle barriere architettoniche con la riqualificazione delle banchine. “La notizia dell’avvio di questo cantiere di RFI è davvero ottima”, commenta l’assessore ai Lavori pubblici e Mobilità del Comune di Crema, Fabio Bergamaschi.
“La stazione di Crema, fino a pochi anni fa, era un’area da recuperare, soprattutto se paragonata al contesto della città di Crema. Ora, grazie agli accordi tra Comune, RFI e Regione Lombardia siglati nel 2016, è in atto una trasformazione importante. Si è riqualificata un’area dismessa, trasformandola nella stazione degli autobus per promuovere l’intermodalità ferro/gomma. E con l’avvio della riqualificazione del fabbricato viaggiatori e delle banchine si completa un intervento che restituisce uno spazio rigenerato, più moderno, sicuro e più confortevole. Si migliora l’offerta per trainare la domanda”.
“Non ci basterà – prosegue Bergamaschi – perché continueremo a chiedere a Regione Lombardia di migliorare il servizio ferroviario, la puntualità, la qualità del materiale rotabile, ancora lontani da un livello di accettabilità. Ma il lavoro svolto con RFI sta dando realmente ottimi frutti”.
Infine, un auspicio sulla mobilità pubblica e gli investimenti: “La qualità dei servizi di trasporto pubblico è un indicatore del grado di sviluppo di un Paese. Mi piace pensare che la mobilità pubblica, al più presto, possa diventare anche in Italia una valida scelta di spostamento per ogni cittadino, allontanando l’immagine di opzione propria delle sole persone che non hanno alternative o delle poche che antepongono al comfort di viaggio scelte ideali di sostenibilità ambientale. Lo spazio per rendere il trasporto pubblico al contempo sostenibile, sicuro e comodo c’è. Ma va occupato, con indirizzi politici chiari e determinati a supporto delle scelte di investimento”.