Scuole

Materna chiusa "preventivamente"
per Covid. Lo sfogo di un genitore

Foto di repertorio

“Buongiorno a tuti, comunichiamo che a seguito di casi COVID che si sono verificati nella nostra scuola, della conseguente chiusura di due sezioni su quattro è dell’esiguo numero di bambini presenti in queste due settimane, comunichiamo per la sicurezza e la tutela di tutti la direzione ha deciso di disporre la chiusura della scuola da lunedì a venerdì prossimo.
Vi ringraziamo per l’attenzione e la comprensione”

È venerdì pomeriggio, i genitori di circa 70 bambini ricevono sul cellulare questo messaggio dalla scuola materna di Crema frequentata dai loro figli.

A comunicarlo alla nostra redazione è un genintore che decide di chiamare il direttore scolastico, “persona di cui ho grande stima e fiducia, per capire come mai si sia giunti a questa decisione. In questi anni duri di pandemia la scuola ha sempre tenuto duro e non ha mai mancato al suo fondamentale ruolo. Quando i vari DPCM lo consentivano, c’è sempre stata. La voce del direttore trasmette l’incertezza il peso e probabilmente l’inadeguatezza della decisione presa, certamente a malincuore”.

La mattina del venerdì la scuola aveva tre classi regolarmente aperte e una chiusa da una settimana per un caso positivo. La direzione riceve in mattinata la comunicazione di un nuovo caso positivo in una seconda classe, che viene pertanto chiusa e messa in quarantena. Restano due classi attive. Tuttavia i bimbi frequentanti sono pochi, perché alcuni genitori preferiscono tenere a casa i propri figli.

La direzione si interroga sul da farsi e se possibile decide di chiudere per una settimana la scuola, in via precauzionale. “La paura del direttore è che data la situazione lunedì o martedì certamente altri bambini delle altre due classi attive (tre in realtà, perché da lunedì terminerà la quarantena di quella chiusa in precedenza) sarebbero stati positivi e quindi aprire la scuola sarebbe stato inutile e pericoloso”. La direzione scolastica pertanto interpella la ATS di Cremona e informa il sindaco i quali confermano la bontà della decisione, che viene inoltrata su watsup ai genitori.

“Come suggerito nella chiosa del messaggio whatsapp cerco di comprendere la decisione analizzando alcuni punti: Le regole attualmente sono chiare, la scuola materna deve essere aperta. Si chiude una classe per 10 giorni in caso di una positività. Non è previsto un numero minimo di classi attive ne di bambini frequentanti. Questo la direzione lo sa bene (è il suo lavoro) e proporre la chiusura della scuola per le motivazioni dette è a mio avviso paragonabile a un capitano che vuole abbandonare la nave durante una navigazione tempestosa perché potrebbe affondare. Tuttavia non mi sento di gettare la croce addosso alla scuola, perché dato il momento storico la paura va compresa”.

“Chi invece avrebbe dovuto opporsi a questa proposta tranquillizzando e sostenendo la scuola nello svolgimento della sua attività attenendosi alle attuali regole sono state a mio avviso le istituzioni (ATS e il sindaco). Le istituzioni hanno la competenza e per gestire il ragionevole dubbio. Come mai hanno avvallato una chiusura totale nonostante due classi regolarmente attive (tre da lunedì)? ATS e il sindaco sanno bene che oggi la popolazione ha ricevuto tre dosi di vaccino. Il covid è cambiato, è molto contagioso ma per fortuna meno aggressivo. Si sta delineando uno scenario di convivenza col covid, e se non seguiremo il delirio dei no vax/no mask e compagnia briscola non vedremo più le scene dei camion pieni di bare fuori dagli ospedali. I bambini piccoli non sono vaccinati perché fortunatamente rispondono bene all’infrazione da covid, che nella maggioranza dei casi passa come raffreddore o influenza. Alla luce di ciò, che senso ha chiudere preventivamente la scuola? Cui prodest?”

Da lunedì “70 bambini verranno parcheggiati dai nonni (chi ce li ha) o chissà dove, perché noi genitori, se siamo fortunati ad avere un lavoro, lavoriamo. La scuola è la base della società civile e ne garantisce il futuro. La scuola è essenziale e se possibile deve essere l’ultima a mollare. Le regole attuali ci sono e sono chiare. E permettono di stare attivi. A mio parere la nave non si abbandona mai, e chi lo ha proposto e soprattutto chi lo ha avvallato ne portano il peso e la colpa”.

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