Politica

Provincia, esulta il centrodestra
Pd: "Risultato non inatteso"

Dopo l’ufficializzazione dei risultati delle elezioni del Consiglio provinciale che ha dato al centrodestra la maggioranza dei 12 seggi, non si sono fatte attendere le reazioni.

“Siamo molto soddisfatti – ha commentato Gabriele Gallina, segretario provinciale di Forza Italia – sia come centrodestra perché siamo riusciti ad eleggere un consigliere in più sia come Forza Italia perché siamo riusciti a confermare il nostro radicamento territoriale”.

“Spiace – ha aggiunto – che continui questo equivoco territoriale e incoerenza politica generata dal Pd un paio di anni fa che si è manifestata con una terza lista che ha scippato un consigliere allo stesso Pd. Noi avevamo avvisato il Pd che un’impostazione del genere non avrebbe fatto bene né al territorio né a loro: non ci hanno voluto ascoltare e sono andati avanti per la loro strada e oggi hanno pagato. Ribadiamo che il centrodestra è a disposizone per trovare equilibri politici e territoriali che faranno bene al nostro territorio”.

Sempre in area centrodestra, il segretario provinciale della Lega Fabio Grassani sottolinea: “Il centrodestra non è più minoranza in consiglio provinciale. Gli amministratori del territorio hanno dato un segnale chiaro e i nostri 6 eletti, a cui faccio i complimenti, di sicuro non accetteranno un ruolo passivo e di semplice controllo, ma dovranno essere parte attiva nelle decisioni e nelle scelte strategiche. Un particolare in bocca al lupo ai due consiglieri militanti Lega eletti, Filippo Raglio (consigliere comunale di Vescovato, ndr) e Palmiro Angelo Bibiani (consigliere comunale a Vaiano)”. “La Lega – ha aggiunto – si dimostra in salute e perno del centrodestra, con due consiglieri eletti, prima volta da quando è in vigore la famigerata Legge Del Rio”.

“C’è soddisfazione – dice il segretario di Fratelli d’Italia Stefano Foggetti – in casa centrodestra per il raggiungimento dei 6 consiglieri eletti in Provincia. Risultato non banale considerando che i grandi elettori sono in maggioranza del centrosinistra (come ad esempio Cremona e Crema). Come FDI siamo contenti. Entriamo in consiglio provinciale con il sindaco Zabert, il candidato più votato in assoluto.  E’ un altro segnale della crescita e affermazione delle nostre idee, del modo di lavorare e di come stiamo diventando sempre più riferimento per gli amministratori del territorio”.

In Consiglio ci sarà un seggio anche per Matteo Gorlani, consigliere comunale a Ticengo e unico eletto di “Amministratori in Provincia per il nostro territorio”: “E’ stato un grande risultato di squadra che ci ha permesso di avere rappresentanza all’interno del consiglio provinciale. I prossimi saranno mesi decisivi per il rilancio del nostro territorio e la nostra lista vuole essere protagonista rispetto alle principali scelte relative ai grandi temi fra i quali: infrastrutture viabilità, edilizia scolastica, transizione ecologica”.

“Circa 130 amministratori (sindaci e consiglieri) – ha aggiunto – hanno scelto di sostenere il progetto che la nostra lista ha loro proposto. Il risultato è frutto di mesi intesi e proficui fatti di incontri, approfondimenti ed elaborazione di proposte.
Abbiamo ottenuto un ruolo centrale che faremo valere nel prossimo mandato. Le scelte saranno condivise con chi, fin da subito, ha creduto nel nostro progetto e con tutti coloro che vorranno condividere con noi un percorso di partecipazione e condivisone. Personalmente mi metto a disposizione di tutti quegli amministratori che vorranno avere un rapporto diretto con la Provincia”

Non si mostra, invece, abbattuto il segretario provinciale del Pd Vittore Soldo: “Viene fuori il buon lavoro fatto sul Cremonese e sul Casalasco, ma anche lo ‘sfarinamento’ nei comuni più piccoli: questo voto conferma la visione del Pd di riorganizzarsi sul territorio. Non possiamo dire che si tratta di un risultato inatteso, anche se certamente ci aspettavamo qualcosa di più dai piccoli comuni. Sapevamo però che rispetto alle elezioni precedenti erano cambiati i numeri, anche considerato che alle Amminsitrative abbiamo perso Comuni importanti e in altri ci sono realtà civiche di ampio spettro non così definite a livello di schieramento politico”. “Ora – ha concluso – dovremo faremo un’analisi più approfondita e vedere i numeri nel dettaglio, ma certamente si deve cercare di lavorare per il territorio e si lavorerà per riorganizzarci come Pd e come centrosinistra in generale”.

Su Facebook, il sindaco di Gerre de’ Caprioli Michel Marchi ha commentato: “Quando si governa ai vari livelli con la destra il rischio è che, prima o poi, le persone non trovino più differenze tra i gruppi politici e per la sua natura conservatrice la destra tende a prevalere trasferendo voti o facendo aumentare l’astensione della sinistra.Questo è quello che è successo: o la sinistra torna a fare la sinistra, con programmi di sinistra, o tanto vale accettare da subito il potere in mano ad un centro destra reazionario, democristiano ed elitario”.

Per Marco Degli Angeli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, infine queste elezioni sono “figlie dell’incapacità e incompetenza politica di chi ha lasciato in eredità una istruzione monca e lontana dai cittadini e che dimostrano sempre più la lontananza tra esigenze del territorio, rispetto ad un mero esercizio di forza tra segreterie politiche”.

Per Degli Angeli “i programmi presentati dalle 3 liste sono tutti tristemente appiattiti, e attenti a non disturbare, senza visione, pieni di cose dette e non dette, frasi edulcorate e che dimostrano una visione pressoché identica su temi infrastrutturali, ambientali ed energetici”. “È la dimostrazione – sottolinea – dell’esistenza di un partito unico che si differenzia solo per aver poltrone e posizioni di visibilità in Enti e partecipate pubbliche. Niente di più, anche se non lo scopriamo oggi”.

“Sono elezioni – conclude – che rimarcano sempre di più la distanza tra politica e cittadini. Non mi aspetto nessun cambio di linea delle politiche provinciali, è evidente che, in attesa di una riforma che riformi il ruolo delle province e le modalità d’elezione, sarà importante lavorare su una vera alternativa civica che metta veramente al centro i cittadini: i temi ambientali e sanitari, una svolta dal punto di vista della pianificazione infrastrutturale, il ruolo dei piccoli comuni nel panorama provinciale”.

gb-mt

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