Ex Tribunale, M5S: "Bonaldi miope,
ora si lavori per farne centro civico"
Duro il commento di M5S sul destino dell’ex tribunale di Crema, che non diventerà, come tutti speravano, presidio sanitario permanente. “Lo sgomento del Sindaco Bonaldi e del Consigliere regionale del PD Piloni rispetto alla notizia riguardante l’ex tribunale sono abbastanza stucchevoli”, afferma il Movimento del Cremasco, attraverso i propri portavoce Marco Degli Angeli e Manuel Draghetti, “già nell’aprile del 2021 avevamo avvisato tutti che Regione Lombardia aveva già preso questa decisione. Allora fummo sbeffeggiati arrogantemente da destra e sinistra, addirittura con l’accusa di voler male al territorio. Vi invitiamo davvero a rileggere le dichiarazioni del Sindaco Bonaldi del 1° maggio 2021, a questo link: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=4245552915482016&id=1331341290236541.
“In realtà stavamo semplicemente avvertendo di quel che sarebbe successo, per provare a fare fronte comune con l’obiettivo di far tornare sui propri passi Regione Lombardia. È bastata una di quelle inutili passerelle di Fontana per far gioire, in maniera ottusa, tutti coloro che amano vivere con l’illusione di veder realizzati i propri desiderata, piuttosto di far fronte comune e dar credito ad un grido d’allarme per il territorio che solo il M5S Cremasco aveva lanciato.
Se la Giunta Bonaldi invece di specchiarsi, autocelebrarsi, dedicarsi alle trasferte romane e in ogni dove in cerca di visibilità (per altri lidi…), elogiarsi con selfie e conferenze stampa vuote, avesse lavorato per il bene del territorio, senza rincorrere la prima società immobiliare per sbarazzarsi di un problema creato da loro o lavorando davvero pancia a terra per trovare una soluzione per superare lo scoglio della proprietà, probabilmente oggi saremmo qui a raccontare una storia diversa, con la Casa comunità presso l’ex Tribunale.
Ora, a pochi mesi dalla scadenza decennale della Giunta Bonaldi–Bergamaschi, si aggiunge definitivamente un altro buco nero per la nostra città: irrisolti i nodi di ex Stalloni, ex Pierina, ecomostro di CL, ecomostro di via Indipendenza, polo universitario, tangenzialina, gestione del centro natatorio, gestione di Finalpia, ora si aggiunge definitivamente la voragine nera dell’ex tribunale. In dieci anni costoro hanno creato solo disastri sui dossier più importanti, con una mancanza di cultura di governo senza eguali, che, al di là dell’apparenza di una cittadina tranquilla senza troppi problemi e festante per le belle luci natalizie, ha reso Crema una vera e propria città degli ‘ex’, allungando enormemente l’elenco in dieci anni di mal governo”.
“Ora che il destino dell’ex tribunale come Casa della Comunità – auspicato anche dal M5S Cremasco – è tramontato definitivamente, a causa della miopia di Regione Lombardia e incapacità del Comune di Crema, bisogna lavorare da subito per trovare la soluzione migliore possibile per rendere operativa e logisticamente funzionale la nuova Casa della Comunità di via Gramsci, oltre a trovare una nuova destinazione all’ex tribunale.
Noi rilanciamo per l’ennesima volta l’idea di un centro civico polifunzionale in quell’edificio. Inutile piangersi addosso, soprattutto se si è causa degli errori. Bisogna essere pragmatici, anche se la decisione di Fontana è surreale, ma tant’è. Ora è il momento di lavorare per trovare soluzioni e progetti realizzabili per la città, la quale, anche a causa della mancanza di lungimiranza, progettualità e visione delle passate e presenti amministrazioni, non ha nessun luogo di riferimento e di aggregazione per i nostri giovani e meno giovani. Per questo il M5S Cremasco rilancia nuovamente l’idea di un centro civico polifunzionale. Ciò permetterebbe innanzitutto ai giovani di avere dei propri spazi, senza vagare per Crema o accalcarsi negli spazi angusti della biblioteca comunale, che l’attuale assessore alla Cultura ha specificato più volte non essere un insieme di aule studio o un luogo di ritrovo degli studenti. Anche per i meno giovani potrebbe diventare luogo di aggregazione, per conferenze, proiezioni o luoghi di dibattito o confronto. A Crema manca un centro polifunzionale e di aggregazione comunale, uno spazio aperto e disponibile a tutti coloro che ne chiedessero l’utilizzo, che proietti la città nel futuro: aule studio, aule ristoro, laboratori (musicali, di pittura, cucina, teatro, danza ecc. ecc.), spazi per startup innovative e per co-working. Questo serve ad una città accogliente e moderna, come vorremmo diventasse Crema.
L’ex tribunale potrebbe essere un luogo adatto, terminata la pandemia e quindi la funzione di hub vaccinale, per un progetto del genere: vicino a numerose scuole e con spazi adatti a questa funzione. Occorre pertanto fin da subito progettare, oltre ad analizzare ogni possibile opportunità di finanziamenti. Bonaldi e Bergamaschi si facciano da parte: hanno già fatto troppi danni alla città e al territori”.