Cronaca

Presentato il progetto "made in
Crema" della metro di Nanning

E’ stato presentato questa mattina, nella sala consigliare del Comune di Crema, il progetto della metropolitana di Nanning made in Crema. Presenti, oltre al sindaco Stefania Bonaldi, anche Morena Saltini e Lu Haiying (presidente e vice presidente di IPC), il giornalista Beppe Severgnini e i tre professionisti cremaschi che hanno contribuito a realizzare il progetto: l’architetto Claudio Bettinelli, l’artista Marialisa Leone e il docente dell’Accademia di Brera Gianni Maccalli.

Per l’occasione, in collegamento da remoto, anche il vice ministro agli Affari Esteri Marina Sereni e la console generale d’Italia a Canton Lucia Pasqualini.

“Sono molto felice per la nostra città – ha esordito il sindaco – Siamo davanti alla prova che questi gemellaggi consentono  di beneficiare di una serie di occasioni di conoscenza e arricchimento reciproci”. Un pensiero condiviso dal vice ministro Sereni, che ha sotolineato più volte la capacità dell’Italia di proporre le proprie eccellenze: “Questa proposta artistica è un esempio molto concreto di una crescente attenzione che il nostro Paese dedica a design, arte e architettura coniugate con sostenibilità ambientale e innovazione. Questo promuove immagine ed economia del nostro Paese”. Basti pensare che l’export italiano verso la Cina è cresciuto del 38% nei primi sette mesi del 2021.

Il gemellaggio tra Crema e Nanning è stato avviato nel 2014, dietro proposta di Lu Haiying, originaria della metropoli cinese e residente a Crema. “Grazie alla sua spinta e alla lungimiranza dell’allora Amministrazione, siamo riusciti ad avviare un percorso di amicizia e conoscenza, che oggi ha portato ad un altro grande risultato”, ha commentato la presidente Saltini.

Ad ispirare i professionisti nostrati è stato il tema della “Via della seta”, che hanno ideato una proposta attualizzata dove emerge un presente che trae forza dal passato. L’idea rappresenta in chiave artistica un viaggio da Crema alla Cina, in una sequenza di emozioni indotte dagli elementi della natura, che muta insieme al cammino percorso.

Il vento, il mare, le terre, gli incontri; in colori, forme e materiali, volendo così tramettere sensazioni, vibrazioni emozionali e percettive, come hanno spiegato Bettinelli, Leone e Macalli. “Ricordiamo il vento che muove il panneggio e le vibra con le forme della Grande Parete, dove si sovrappongono anche i ricordi; l’acqua del Rivolo che ci guida in tutto il racconto; le Balene simbolo di umanità universale; i Luoghi di Incontro che pur essendo due, distinti e non del tutto uguali, si uniscono condividendo lo stesso luogo gli stessi colori, la stessa capacità di accogliere; il Libro ed il verde con i Bambù che racconta le identità dei nostri territori; la Pergola che simboleggia il necessario riparo agli elementi della natura, il troppo vento, pioggia e sole; i diversi colori e decori delle Colonne, degli Ascensori, delle Scale, che sostengo, connettono e collegano le parti della stazione e queste con l’esterno del mondo; e la realtà della vita quotidiana specchiata nel Soffitto, richiamata nelle tre pareti con i Voli che più intimisticamente vuole collegarsi al personale animo umano. Per questo i nostri colori sono vivi ma anche rarefatti; le forme sono pure, nette e semplici ma anche complesse; i materiali sono presi dalla natura ma artefatti dal lavoro dell’uomo; e la tecnologia diventa parte integrante. Si compone così un’opera dell’ingegno dell’uomo, una rappresentazione contemporanea per creare un ambiente inclusivo, dove le persone sono protagoniste e interagiscono con un luogo accogliente”.

QUI la presentazione del progetto

Ambra Bellandi

Presentazione progetto metro_

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