Interviste

Ultimi mesi di mandato: il bilancio
dell'assessore Emanuela Nichetti

L’Amministrazione comunale di Crema si avvia verso la scadenza del mandato. L’appuntamento elettorale è fissato per la prossima primavera, presumibilmente maggio.

L’assessore Emanuela Nichetti con delega a Cultura, Turismo e Pari Opportunità ha tracciato un bilancio della propria esperienza.

Quali aspettative aveva dall’incarico che le è stato affidato? Queste aspettative sono state soddisfatte?
Avevo lavorato al Tavolo della Cultura per la stesura del programma del secondo mandato della sindaca Stefania Bonaldi, ma la mia nomina ad assessore è stata totalmente inattesa. Sono nata e morirò insegnante, ruolo nel quale ho sempre esercitato la cittadinanza attiva e coltivato in modo estremamente soddisfacente e gratificante la relazione con gli altri. Non avrei mai immaginato di poter lasciare il mio lavoro per occuparmi a tempo pieno dell’incarico che mi è stato conferito, ma l’esperienza è stata entusiasmante e mi ha dato moltissime soddisfazioni, soprattutto sotto il profilo umano. 

Mi sono lasciata coinvolgere perchè ho sempre ammirato la sindaca Stefania Bonaldi per il modo in cui si mette a totale servizio della comunità, per la sua sensibilità nei confronti di chi è in difficoltà, l’attenzione ai bisogni del singolo, il rispetto delle persone e la difesa dei loro diritti, caratteristiche che mette quotidianamente in campo nella sua attività amministrativa, unitamente alla sua capacità, non comune, di assumersi le proprie responsabilità. La Giunta di cui faccio parte ha condiviso appieno questo spirito di servizio alla città e ha lavorato in modo coeso per rendere Crema ancora più bella, vivibile ed accogliente, oltre che per mettere in campo tantissime iniziative volte ad ampliare i diritti e a migliorare la qualità della vita dei cittadini, anche nei difficilissimo periodo della pandemia che ci siamo trovati ad affrontare. Al termine di questo mandato qualcuno potrà eventualmente dire che avrebbe fatto scelte diverse, ma di sicuro non che non abbiamo lavorato con spirito di servizio e passione per il bene della città e dei cremaschi.

Quali sono i progetti realizzati che maggiormente l’hanno soddisfatta?
Quanto spazio ho? Difficile scegliere tra i moltissimi progetti pensati e realizzati grazie alla squadra su cui posso contare, persone con cui lavoro quotidianamente, che hanno la mia stima e la mia riconoscenza perché senza di loro non sarebbero state possibili le moltissime attività e iniziative che sono state messe in campo.
Parto da questo dato entusiasmante: il CCSA, riconosciuto come cuore culturale della città, è passato dagli 8000 visitatori all’inizio del primo mandato Bonaldi ai 160.000 nel 2019, prima della pandemia. Il Museo, le attività culturali, gli eventi e i 12 festival svolti tra le sue mura sono stati di grande richiamo per un numero sempre maggiore di cremaschi, visitatori e turisti, anche grazie al grande sforzo fatto sulla comunicazione social che ci ha portato ad avere portali, siti, canali, pagine dedicate a tutte le attività culturali e turistiche.
Il nostro Museo è tornato ad essere vivo: si è rinnovato grazie alla presenza dei conservatori e ci sono stati diversi riallestimenti (la collezione del ‘500 con le opere di Aurelio Buso, acquistate e restaurate, e la sezione di Arte Moderna e Contemporanea); ha finalmente un’aula didattica nella quale vengono svolte le attività laboratoriali per le scuole di Crema e del territorio; ha inaugurato la nuova sezione Egizia, che è già in riallestimento perchè, dopo il lascito Burri, ora accoglie anche la donazione Campari-Lucchi; è tornato a prestare opere e a collaborare con realtà museali famose; allestisce mostre pregiate di cui cura allestimento e catalogo ed è diventato esso stesso editore delle sue produzioni.

Tra le mostre realizzate, sperando di non far torto a nessuno, non posso non ricordare Wonderland di Stefano Ogliari Badessi, un incredibile viaggio onirico attraverso le opere di SOB, autorizzato “chiavi in mano” ad invadere con la sua arte i due chiostri del Sant’Agostino, fino alla attuale mostra Un viaggio lungo settecento anni attraverso le immagini della Divina Commedia per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante, che sta avendo una vasta eco su riviste e media nazionali, e alla prossima Mostri, che verrà inaugurata a fine ottobre, nei giorni in cui si apre anche Scripta, mostra del libro antico e di pregio, riportata in vita tre anni fa dopo un lungo periodo di interruzione. Non posso non citare anche le mostre del progetto CCSAContemporaneo per artisti under 35, fortemente voluto dal mio assessorato; un bando giunto ormai al quarto anno, che dà modo a giovani artisti di curare, allestire ed esporre nelle Sale Agello il proprio progetto, risultato tra i tre vincitori annuali del bando. 

AL CCSA, inoltre, sta per aprire finalmente le sue porte Winifred, laboratorio di innovazione culturale, che prende il nome dalla contessa Winifred Terni de’ Gregory, donna innamorata di Crema, esploratrice, cosmopolita di formazione e di fatto, colta, curiosa e capace di coniugare l’amore per le arti e l’intraprendenza fattiva sia in ambito culturale che in ambito sociale. Frutto di un progetto nato tre anni fa, cofinanziato da Fondazione Cariplo, Winifred è nato come laboratorio di innovazione per la città e, in seguito alla pandemia, è diventato ancor più fortemente laboratorio di innovazione culturale per le giovani generazioni, per la creazione di percorsi formativi inclusivi e coinvolgenti, per il rafforzamento e la creazione di opportunità, con un focus specifico e il perno sul contrasto al digital cultural divide. Al termine di un lungo percorso partecipato di progettazione con diversi partner, ora Winifred ha due anime: Art/Cult/Crea, per l’ambito della cultura, arte, creatività, e Winifred Learn/Forma/Work, per l’ambito della formazione specialistica sul digitale e per la certificazione e orientamento al lavoro di professionalità legate al mondo dell’arte, della cultura, della comunicazione.
Un altro grande obiettivo raggiunto, anche grazie alla collaborazione con l’Ufficio Tecnico del Comune, è stato l’abbattimento delle barriere architettoniche interne al CCSA, conclusosi da poco con il rifacimento della piazzetta Terni De Gregory antistante i tre accessi ai luoghi del Centro culturale. E, dato che il mandato non è ancora concluso, tra poco vedrete anche realizzarsi progetti che consentono di ampliare l’accessibilità alle opere museali.

Anche la nostra biblioteca comunale è un fiore all’occhiello per la città, essendosi nel tempo guadagnata l’importante ruolo di centro di socialità e di welfare culturale, grazie all’accoglienza che riserva agli utenti e alle molte rassegne che organizza. I suoi ambienti negli ultimi mesi sono stati resi più accoglienti con l’installazione dei nuovi serramenti e tende; anche sala ragazzi è stata rinnovata nell’arredamento ed è pronta ad accogliere i suoi giovani frequentatori. Contro la tendenza nazionale, il numero degli utenti e dei prestiti prima del covid è stato in costante aumento, superando nel 2019 i 100.000 prestiti annui. Altro punto di orgoglio è dato dall’attività che i bibliotecari hanno saputo svolgere durante la pandemia, stando vicini soprattutto agli anziani, con contatti telefonici diretti, per far loro compagnia e aiutarli ad accedere alle risorse on line, e ai bambini, per i quali sono state realizzate moltissime produzioni che li hanno accompagnati nei periodi più duri dell’isolamento fisico. Avere creato anche tutorial appositi per sfruttare maggiormente le nuove tecnologie, ha portato Crema ad avere moltissimi utenti che utilizzano gli strumenti di MLOL (Media Library On Line), tanto da essere seconda per numero di accessi solo alla città di Brescia, tra tutte le biblioteche della rete RBBC.

In ambito turistico Crema ha decisamente fatto passi da gigante. Dopo il grande successo del film CMBYN, che ha reso Crema una meta cult del cineturismo, l’assessorato ha lavorato per ampliare la platea dei possibili visitatori attraverso una potente campagna di destination marketing territoriale. La comunicazione, iniziata attraverso i media e i canali social, i quali  in un anno hanno avuto più di tre milioni di visualizzazioni, si è arricchita dall’inizio del 2021 con il sito www.turismocrema.it, realizzato anche grazie al finanziamento regionale ottenuto vincendo … siamo arrivati proprio primi! … il bando Viaggio in Lombardia. Parallelamente sono state coltivate importanti collaborazioni con enti turistici nazionali e internazionali che hanno portato e porteranno i loro frutti anche per gli anni a venire. Stiamo lavorando per adottare con alcune realtà ricettive del territorio il protocollo Diversity & Inclusion, già sottoscritto da ENIT, attraverso la collaborazione con il gruppo turistico Sonders&Beach.

Nell’ambito della delega alle Pari Opportunità, oltre ai progetti Panchine rosse e Panchine Arcobaleno, a un corso di formazione che partirà a breve per gli operatori dello Sportello antiscriminazioni e il personale del Comune, due importanti iniziative meritano di essere sottolineate: il Festival “Donne al lavoro”, cinque giorni di incontri, dibattiti e conferenze sull’occupazione femminile realizzato nel 2019 dall’Assessorato in collaborazione con la Scuola di Economia e il Centro di Ricerca “Galmozzi”, e il progetto di Toponomastica femminile, condiviso con realtà del territorio e consiglieri di maggioranza e minoranza, che vedrà l’intitolazione a donne di 18 luoghi di Crema, tra ciclabili, pedociclabili e parchi, un riconoscimento pubblico assolutamente necessario e utile per diffondere una maggiore consapevolezza sull’importanza del ruolo avuto dalle donne nella storia, nella cultura, nella scienza, nella politica, nella società.

Cosa invece non è riuscita a realizzare, ma avrebbe voluto?
Nonostante sia riuscita a realizzare molto più di quanto immaginassi, il periodo della pandemia da Covid ha interrotto bruscamente il processo positivo di crescita che stavamo portando avanti in ambito culturale e turistico. Sono saltate molte opportunità: mostre che erano già state programmate, eventi, festival, incontri con operatori del turismo internazionale che avrebbero dovuto riunirsi per una convention a Milano e avrebbero poi trascorso un’intera giornata a Crema e nel Cremasco, un festival dedicato a Donne e scienza. Anche i progetti che avevamo messo in campo, soprattutto il laboratorio Winifred, hanno subito un brusco rallentamento. Nonostante nulla si sia fermato, perchè moltissime attività sono state ricalibrate, reinventate e portate sulla rete, dando un vero slancio alla comunicazione, alla fruibilità, alla creazione di spazi di archiviazione on line in cui conservare tutti i materiali prodotti, sono mancate le parti operative di collaborazione in presenza e si sono interrotti i lavori di rifacimento delle strutture (tetti del Museo, pavimentazione della piazzetta, serramenti della biblioteca …) che hanno potuto riprendere e concludersi molto tempo dopo il termine previsto.
Se devo proprio dire quali desideri mi sono rimasti, almeno per ora, direi che, nonostante Agostino Arrivabene ci abbia sempre onorato della sua collaborazione prestando alcune delle sue suggestive e affascinanti opere a tre nostre mostre, avrei tanto voluto realizzare una sua personale in Sala Pietro Da Cemmo. Mi sarebbe anche piaciuto portare nelle nostre sale una mostra dedicata al design in collaborazione con ADI-Compasso d’Oro.
Comunque il mandato non è ancora terminato e noi siamo sempre in corsa. Riusciremo a realizzare ancora qualcosa da offrire a Crema, a chi la abita e a chi viene a visitarla!

Si ricandiderà il prossimo anno?
Penso proprio di sì. La lista civica da cui provengo, Crema Bene Comune, ha espresso due assessori e tre consiglieri nel presente mandato. I suoi componenti hanno sempre seguito da vicino i lavori dell’amministrazione, ritrovandosi frequentemente per discutere e approfondire i temi che via via venivano affrontati. Ho ragione di credere che ci sia ancora la disponibilità di molti di loro ad impegnarsi anche per il prossimo mandato ed io non mi tiro certo indietro.

In caso di vittoria del centrosinistra, se dovessero offrirle nuovamente questo assessorato, accetterebbe? E se invece fosse un’altra delega?
Accetterei sicuramente, perchè ci sono progetti che hanno appena visto la luce e che mi piacerebbe continuare a seguire, dato che è come se fossero un po’ le “mie creature”! Per spirito di servizio sono disponibile a mettermi in gioco nel modo in cui sarò più utile, anche se mi sento di dire che queste tre deleghe hanno intercettato i miei interessi e le mie attitudini. Adesso però dobbiamo impegnarci per amministrare anche nel corso del prossimo mandato!

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