Politica

Consiglio: ancora incertezza sulle
candidature. Solo due i "sì"

Tra le file del Pd, 3 consiglieri non siederanno in Sala Ostaggi. Nel centrodestra qualche ricandidatura, ma "con riserva"

A nove mesi dalle prossime amministrative gli attuali consiglieri comunali giocano ancora a carte coperte. Quasi nessuno si è sbilanciato in merito alla propria ricandidatura.

Molti i tentennamenti, sia per motivi personali che per quanto concerne la mancanza del nome del candidato sindaco, sia nel centrodestra che nel centrosinistra.

Di certo, per ora, ci sono solo i secchi “no” di alcuni esponenti di centrosinistra: Tiziana Stella, Valentina Di Gennaro, Gianantonio Rossi e Maddalena Botti non si ripresenteranno in Sala Ostaggi. Per Di Gennaro e Stella le motivazioni risiedono nell’inconcilibilità tra lavoro e impegno politico, mentre per Rossi la mancanza di disponibilità è a causa della “poca incidenza che i consiglieri hanno nelle decisioni dell’amministrazione”. Per la consigliera Botti è invece tempo di “lasciare spazio ai giovani”.

Del medesimo parere anche la collega Anna Acerbi, “onorata di aver servito la città al fianco del sindaco Bonaldi”, che però non esclude del tutto la propria candidatura a seconda di chi sarà il candidato sindaco. Un ragionamento condiviso anche dai consiglieri Franco Lopopolo e Debora Soccini. Nella civica di centrosinistra  “Crema Bene Comune”, che ha espresso due assessori (Bergamaschi e Nichetti), sono incerti Marcello Bassi e il consigliere delegato allo Sport Walter Della Frera: “Non ho ancora deciso. Stiamo valutando se proseguire l’esperienza di gruppo o meno. Ma è presto per una risposta definitiva”. Sante Pedrini assicura invece il supporto per la campagna elettorale.

Tornando al Pd i seggi di Piero Mombelli ed Eugenio Vailati restano in forse: “L’impegno ad aiutare, se il partito avrà bisogno, resta”, ma solo se il partito lo richiede. Per il capogruppo Jacopo Bassi il tema è personale: “Molto dipenderà dal lavoro, ma se il Pd mi dovesse chiedere la disponibilità farei il possibile per dare una mano”.

Lo stesso discorso vale per il consigliere del Movimento 5 Stelle, Manuel Draghetti. Fresco di laurea, non vuole precludere scelte lavorative che potrebbero portarlo lontano da Crema. Chiudendo il giro “a sinistra”, Emanuele Coti Zelati è ancora in fase di valutazione, “ma è più no che sì”.

Nel centrodestra l’incertezza è maggiore. Andrea Agazzi, attuale capogruppo della Lega, non ha ancora deciso, così come Laura Zanibelli (Forza Italia) e l’ex candidato sindaco Chicco Zucchi. Andrea Bergami, del Polo Civico, valuterà in base a quanto sarà convinto del progetto e “se sarò certo di poter apportare un contributo”. Il collega di lista Sandro Di Martino, invece, pare essere maggiormente orientato verso il no.

I due componenti “storici” di Forza Italia – Antonio Agazzi e Simone Beretta – hanno qualche riserva. Il primo aspira ad una “progressione del ruolo, essendo presente in Consiglio ininterrottamente dal 1990. Deciderò, in base anche agli elementi di contesto”. Beretta entrerà nuovamente in Sala Ostaggi solo da consigliere di Maggioranza, “consapevole dell’importanza di questo ruolo a sostegno di una giunta, sia essa di centrodestra o trasversale. Come consigliere di minoranza, invece, credo sia un ciclo chiuso”.

Su 24 consiglieri, solo due – al momento – hanno dato piena disponibilità senza condizioni: il presidente del Consiglio Gianluca Giossi (in quota Pd) e Tiziano Filipponi, della Lega, che definisce l’esperienza a Palazzo “bella e stimolante. Vorrei restare al servizio dei cittadini”.

Ambra Bellandi

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