Cronaca

Piazza Garibaldi in festa
per la vittoria degli Azzurri

I guantoni di Gigio Donnarumma a fermare il tiro di Saka, e l’Italia esplode. Gli azzurri tornano sul tetto d’Europa dopo oltre 50 anni dall’ultima finale vinta, nel 1968, contro la Jugoslavia.

Anche Crema festeggia e, come da tradizione, lo fa ai piedi della statua di Garibaldi, vestendo il patriota con il tricolore. A migliaia in piazza, con il carosello di auto da cui sventolano le bandiere. Qualcuno ha recuperato dal fondo dell’armadio la vuvuzela.

All’una del mattino i tifosi, di tutte le età, cantano, ballano, lanciano cori e petardi. I fumogeni verdi, bianchi e rossi appesantiscono l’aria ma alleggeriscono i cuori dopo 120 minuti di gioco e i rigori. Mancini ha realizzato un miracolo: ha creato un gruppo che, compatto, ha affrontato ogni gara senza personalismi e che ci ha creduto fino alla fine.

In piazza Garibaldi arriva persino un trattore. La gioia è incontenibile: i brindisi e i canti proseguono quasi fino all’alba, quando anche gli ultimi tifosi, sfiniti, si ritirano a casa senza voce.

Abbiamo vinto e come per il Mondiale 2006, ognuno ricorderà dove si trovava la notte dell’11 luglio 2021. Anche se i cuori degli italiani erano tutti a Wembley.

Ambra Bellandi

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