Cronaca

Dopo la festa, la conta dei danni
Sindaco: "Minoranza di disagiati"

“Stamane la coppa dobbiamo consegnarla agli operatori di Linea Gestioni che si sono trovati davanti questo spettacolo in Piazza Garibaldi e in altre zone della città”. A commentare il “lascito” della festa di ieri sera in città è il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi.
Come da tradizione per ogni vittoria calcistica, che si tratti della nazionale o della squadra del cuore, i tifosi si danno appuntamento in Garibaldi, con la statua del patriota che viene presa d’assalto, “scalata” e addobbata con le bandiere.
Anche nella notte di ieri migliaia di persone si sono riversate in piazza, chi arrivando dal corso, chi da piazzale Rimembranze. E se un trattore in pieno centro, i clacson, i fumogeni e i fuochi d’artificio caratterizzano l’esultanza, i danni al patrimonio pubblico no.
Alcuni tifosi, nel delirio da vittoria, hanno divelto i tubi d’irrigazione delle aiuole della piazza, eradicato cartelli stradali e fiori, lasciato bottiglie rotte e spazzatura. “Come trasformare un gioiosissimo momento di festa nella calata degli Unni, e purtroppo per colpa di una minoranza di disagiati, che non sanno distinguere gioia e rabbia, ci vanno di mezzo tutti i tifosi.
No, queste non sono “notti magiche””, ha scritto il primo cittadino sul proprio profilo Facebook.
ab

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