Politica

Bonaldi protagonista a Bologna
a RepIdee: "Mio caso emblematico"

Stefania Bonaldi ha partecipato oggi ad uno dei dibattiti in corso a Bologna nell’ambito dell’ultima giornata di RepIdee, organizzato dal quotidiano la Repubblica.

All’incontro di questa mattina, moderato dal giornalista Stefano Folli e da Silvia Bignami  hanno preso parte Antonio Decaro, presidente di Anci e Matteo Lepore, candidato sindaco del Centrosinistra a Bologna. Si è parlato del ruolo dei Sindaci, delle responsabilità che ne derivano, in diretto collegamento con l’episodio di cui Bonaldi è involontaria protagonista e per il quale risulta indagata ossia lo schiacciamento delle dita in una porta di un bambino frequentante l’asilo comunale. E poi ancora, sono stati trattati i temi della prossimità, della politica nazionale,  della solidarietà.

“La mia storia è emblematica della situazione in cui si trovano i sindaci. Sentiamo di vivere in una terra senza confini. Vogliamo partecipare a un gioco straordinario, ma vogliamo conoscere i limiti del campo. Non vogliamo fuggire dalle responsabilità, chiediamo norme equilibrate e ragionevoli”, così ha detto Bonaldi.

In solidarietà alla sindaca sono intervenuti molti primi cittadini italiani che hanno manifestato a Roma per chiedere più tutele legislative e un maggiore rispetto per un ruolo definito “sempre più pericoloso”.

Per Bonaldi “un sindaco deve per forza affrontare i problemi, pur mantenendo i propri riferimenti politici e culturali. Non può nascondersi dietro punti di sondaggio virtuali o nella palude dove si cerca di spingere il ddl Zan. La classe dirigente deve prenderli come riferimento per tornare vicino ai cittadini”. Decaro, che ha avviato la discussione sui sindaci in Parlamento, chiarisce che “non è il momento del partito dei sindaci, ma la politica deve aprirsi. Penso al sindaco leghista di Novara, che sarebbe un buon ministro dell’Economia. O ad Appendino, che farebbe altrettanto bene come ministro dell’Innovazione. Anche altri, come Merola, Nardella e Gori, saprebbero dare un contributo importante”..
“Draghi ci ha ricevuti e ha detto che sostiene le nostre proposte”, ha poi aggiunto in riferimento alla manifestazione di solidarietà alla sindaca di Crema.  Tra cui la possibilità di potersi candidare in Parlamento: per ora siamo vittime di razzismo istituzionale’. Negli ultimi anni stiamo mettendo sui social media i nostri disagi, ma erano cose che succedevano anche prima. Di fatto il sindaco è responsabile di tutto ciò che accade nel territorio comunale. Abbiamo firmato in quattromila perché abbiamo visto cosa è accaduto ad Appendino, indagata dal disturbo per la quiete pubblica all’aria inquinata. Non stiamo chiedendo immunità o impunità, vogliamo solo che il confine della responsabilità sia definito.

“Al netto di tutto – è il breve commento di Bonaldi su Fb – non smetteremo mai di ripetere che fare il sindaco è e resta il mestiere più bello del mondo….doveroso ribadirlo e ripeterlo anche a Matteo (mica che ci ripensi!)”.

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