Cronaca

Referendum eutanasia legale:
"Diritto di scegliere fino alla fine"

Volete voi che sia abrogato l’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente) approvato con regio decreto 19 ottobre 1930, n. 1398, comma 1 limitatamente alle seguenti parole «la reclusione da sei a quindici anni.»; comma 2 integralmente; comma 3 limitatamente alle seguenti parole «Si applicano»?

E’ il quesito che i promotori del referendum per l’eutanasia legale vorrebbero venisse posto agli italiani. Anche a Crema è nata il comitato per la promozione della consultazione. Il referendum vuole abrogare parzialmente la norma penale che impedisce l’introduzione dell’Eutanasia legale in Italia. L’omicidio del consenziente, infatti, non è altro che un reato speciale (rispetto a quello di portata generale di cui all’art. 575 cp sull’omicidio) inserito nell’ordinamento per punire l’eutanasia.

Nel territorio cremasco la promozione è stata portata avanti da Nancy Pederzani, giovane castelleonese: “Il Comitato nazionale promosso dall’Associazione Luca Coscioni lavora per raccogliere entro il 30 settembre, insieme a tutte le altre realtà che condividono l’obiettivo, le firme necessarie per poter dare la parola ai cittadini su questo tema, e arrivare a una legge che renda tutti liberi di decidere sulla propria vita. Fino alla fine”.

A Crema, nello specifico, si è attivata l’avvocato Mimma Aiello, che ha messo a disposizione (come altri professionisti del Paese) il proprio studio per la raccolta firme. Ne serviranno 500.000.

In città i banchetti saranno il giovedì e il sabato mattina, al mercato di via Verdi (dalle 9 alle 13) e la domenica pomeriggio in piazza Duomo (dalle 17 alle 20).

“L’eutanasia è un tema prioritario” ha affermato Federica Valcauda, segretaria dell’associazione Enzo Tortora, Radicali Milano. “L’Italia ha un consistente gap da colmare in tema di diritti, basti pensare che in Svizzera l’eutanasia è legale da 80 anni. In Italia è ancora un diritto negato”.

Presenti alla conferenza anche i consiglieri regionali Matteo Piloni (PD) e Marco degli Angeli (M5s) che hanno sottolineato come questi temi debbano “andare oltre le bandiere politiche”, aggiungendo a supporto di questa tesi che 20 degli 80 componenti del Consiglio regionale ha dato la propria adesione all’iniziativa”.

ab

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