Geloso di Sabrina, accoltellò
il rivale. E' tentato omicidio
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La furiosa lite scoppiata per gelosia era degenerata in tentato omicidio. Lui, che si definiva il fidanzato storico, aveva deciso di affrontare il rivale in amore di Sabrina Beccalli, la 39enne cremasca bruciata a Ferragosto del 2020 nella sua Fiat Panda nelle campagne di Vergonzana, a Crema, dall’amico Alessandro Pasini, 46 anni, cremasco, in carcere con le accuse di omicidio volontario, incendio con pericolo per l’incolumità pubblica, distruzione di cadavere e crollo di edificio.
Di tentato omicidio deve rispondere Alfio Scimonelli, 48enne pluripregiudicato cremasco, fidanzato di Sabrina, di cui venerdì sono stati celebrati i funerali dopo quasi un anno dalla morte. Oggi l’uomo, difeso dall’avvocato Mario Tacchinardi, è stato rinviato a giudizio in udienza preliminare e per lui il processo si aprirà il prossimo 14 settembre. L’imputato, arrivato in tribunale dal carcere di Pavia scortato dalla polizia penitenziaria, ha accusato un malore poco dopo l’udienza. L’ambulanza ha raggiunto il mezzo della penitenziaria in via Ruggero Manna per prestare al detenuto le cure necessarie.
Per l’accusa, Scimonelli, con alle spalle precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, in particolare per aver messo a segno una serie di rapine ai danni di Istituti di credito, il 15 luglio del 2020 in via Martini, nel quartiere di San Bernardino, aveva accoltellato il rivale in amore, un 54enne, che, ferito all’addome, era riuscito ad entrare in un bar per chiedere aiuto.
Scimonelli era stato rintracciato poco dopo dalla polizia in casa di amici. Nell’aprile del 2020 era stato scarcerato dopo un lungo periodo di detenzione e sottoposto all’affidamento terapeutico con diverse prescrizioni, tra cui quella di non uscire dopo una certa ora dalla propria abitazione.
Il ferito era stato trasportato in ospedale dove gli era stata riscontrata una lesione da arma bianca alla parete addominale con prognosi di 25 giorni.
Sara Pizzorni