Politica

Questione piscina, il sindaco in
Consiglio: "Valuto querele"

Stefania Bonaldi ha ribadito le motivazioni del "prestito" a SM e le future azioni per arrivare all'obiettivo dell'apertura del centro natatorio, ricordando che il giudice, nei confronti della società, deve ancora esprimersi.

“Nei giorni scorsi ho registrato che i toni su questo tema sono stati alzati in modo a mio avviso esasperato e a tal proposito ritengo necessario operare alcune puntualizzazioni”. A prendere parola sulla questione della piscina comunale è il sindaco Stefania Bonaldi, in apertura di Consiglio.

Il primo cittadino ha ripercorso le tappe che, l’anno scorso, hanno portato l’Amministrazione a concedere alla Sport Management (gestore del centro natatorio Bellini, ndr) 35.000 quale compartecipazione al costo delle utenze e 150.000 euro come anticipazione di liquidità concessa da parte del Comune alla Società, per far fronte alle manifestate esigenze finanziare inerenti il centro natatorio nel 2020, a seguito della eccezionale esposizione legata alla emergenza Covid.

“Il primo era un contributo “a perdere”, il secondo “a rendere”, cioè è una anticipazione all’interno di una convenzione di durata pluriennale, in forza della quale sarebbe stato possibile recuperare quanto erogato dal Comune – ha spiegato il sindaco – Il meccanismo di restituzione era fissato nell’atto deliberativo assunto e nella corrispondenza intercorsa prevedeva che in sede di Rendicontazione 2020, avremmo verificato le risultanze dell’esercizio e definito la modalità del rimborso dell’anticipazione erogata, anche con eventuale ridefinizione del piano finanziario a base dell’appalto”.

SM ha poi recentemente ceduto un ramo d’azienda, “in cui è compresa l’attività di gestione del centro sportivo”. La società cui il ramo è stato ceduto è la “P.R.I.M.E.” di Gallarate. Nella missiva Sport Management assicura che ha “assunto tale decisione al fine di assicurare la prosecuzione  della gestione dei centri sportivi in un momento di difficoltà” causa emergenza covid.

Con l’assistenza dell’Avvocato Maurizio Zoppolato, e come anticipato nella giornata di venerdì 7 maggio, con una nota del 5 maggio il Comune di Crema ha manifestato la disponibilità al riequilibrio del Piano Economico Finanziario posto a base della concessione (che resta vincolante anche per eventuali cessionari del ramo d’azienda), alle seguenti eventuali condizioni:

  • Proroga di un anno della convenzione vigente
  • Sospensione del canone 2021 in capo al gestore
  • Pagamento del canone in capo al gestore nell’anno di proroga della concessione
  • Restituzione in anni 4, a far tempo dal 2022, della anticipazione di 150mila euro, accordata dal Comune, a riequilibrio della convenzione, nell’estate 2020
  • Deposito di garanzia a prima richiesta circa il pagamento dell’importo di cui al punto d).

“E, naturalmente, richiedendo la realizzazione degli investimenti e degli interventi di manutenzione straordinaria previsti nella concessione in essere e ancora non effettuati”, ha aggiunto il sindaco.

Stefania Bonaldi ha poi annunciato possibili querele, perché “al netto del dibattito anche colorito, i continui attacchi sulla legittimità della operazione di cui ci stiamo occupando, sono sconfinati purtroppo anche in alcune pesanti incursioni che intendono mettere in dubbio la serietà e l’onorabilità della sottoscritta e della Giunta Comunale, adombrando opacità e scorrettezze, e questo, lo dico con estremo dispiacere, mi costringe a cambiare registro. Nel ribadire sul merito quanto segue, per l’ennesima volta, anche a beneficio dei distratti, voglio dire a coloro che sulla piscina comunale di Crema hanno ingaggiato una “battaglia personale” nei miei confronti, e che fortunatamente rappresentano una minoranza, anche in quest’aula, dove i più si sono limitati ad una critica politica, severa, ma certamente legittima, ebbene, a costoro voglio dire che il mio legale è già attivato per valutare ogni possibile profilo di diffamazione personale e laddove ne rilevasse, così come a me pare chiaro ve ne siano, procederò per vie legali, a tutela della mia onorabilità, con delle richieste molto severe”.

Al termine della comunicazione del sindaco le minoranze hanno richiesto l’apertura di un dibattito. Richiesta respinta dalla maggioranza che, tramite il capogruppo Pd Bassi, ha ricordato che “la questione sarà oggetto di Commissione di Garanzia il prossimo venerdì”.

Al diniego, i consiglieri di centrodestra (Andrea Agazzi, Antonio Agazzi, Beretta e Di Martino) hanno lasciato l’aula in segno di protesta.

AmBel

 

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