Cronaca

Il dramma delle persone scomparse, in provincia 1.287 denunce negli ultimi 46 anni

In provincia di Cremona sono 1.287 le denunce di persone scomparse nel periodo che va dal 1° gennaio 1974 al 31 dicembre 2020.

Di queste, la maggior parte (728) sono minori e ben 528 sono compresi nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 17 anni. Ben 39, invece, sono i bambini sotto i 10 anni, lo stesso numero degli over 65.

Nella classifica per capoluoghi Milano guida con 20.012 denunce, seguita da Como (3.701), Bergamo (3.482) e Brescia (3.443). Quello cremonese è il settimo dato lombardo.

Su un totale di 258.552 denunce, in tutta Italia, dal 1° gennaio 1974 (data di avvio delle statistiche) al 31 dicembre 2020 sono state ritrovate 195.710 persone, mentre 62.842 ancora da rintracciare.

Quello lombardo è il più alto numero nazionale di denunce di scomparsa (39.848), con 33.634 persone ritrovate e 6.214 mai più ricomparse, mentre è al terzo posto nella classifica delle persone che devono essere ritrovate, preceduta soltanto da Sicilia (19.311) e Lazio (8.044).

E’ quanto emerge dalla XXIV Relazione annuale sulle persone scomparse, a cura dell’ufficio del Commissario straordinario per le persone scomparse, Silvana Riccio.

Nel 2020 su 13.527 denunce di scomparsa, 7.672 (56,72%) sono riferite a minorenni, di cui 5.511 (71,83%) di nazionalità straniera. Complessivamente le denunce risultano in calo dell’11% rispetto al 2019 (15.205).

Per quanto riguarda la fascia anagrafica,  l’elaborazione dei dati sulle denunce di scomparsa si riferisce “al momento in cui la denuncia è stata fatta”, nel quale quindi si “cristallizza” l’evento.

Dal totale delle denunce emerge che solo il 5,50% degli scomparsi fa parte degli ultra 65enni, il 41,56% rientra nella fascia della maggiore età, mentre il 52,94% è invece minorenne.

Dal monitoraggio dei ritrovamenti, la Relazione conferma “la forbice fra numero degli scomparsi e numero dei ritrovamenti si sta progressivamente restringendo”, come spiega il Commissario straordinario Riccio.

“E’ un dato positivo”, commenta il prefetto «dovuto all’efficacia della collaborazione sempre più affinata con le Forze di polizia, le altre istituzioni, i territori e le associazioni, portata avanti anche nel 2020 in piena emergenza Covid-19″.

 

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