'Stretta di Natale': il governo al lavoro per un Dpcm più restrittivo
Il governo è al lavoro in queste ore per un nuovo decreto del Presidente del consiglio dei ministri che dovrebbe stabilire le regole in vigore durante il periodo natalizio in tutta Italia. Nell’esecutivo si sta scontrando un’area maggiormente rigorista, guidata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, ed un’altra che non intende introdurre ulteriori restrizioni. Speranza ha ricordato come, nelle scorse settimane, i territori inclusi in “zona rossa” hanno visto un drastico calo dei contagi, mentre la situazione è stata più problematica nelle zone “gialle”.
Tra i governatori di Regione rigoristi c’è il presidente del Veneto, Luca Zaia, mentre Giovanni Toti, presidente della Liguria, ritiene più utile una strategia meno impattante sulle attività e sui cittadini.
Un nuovo vertice dell’esecutivo e dei rappresentanti delle Regioni si svolgerà in queste ore.
Se dovessero prevalere i fautori di misure più drastiche, si andrebbe verso una zona “arancione” nazionale, rafforzata nei giorni 24, 25, 26 e 31 dicembre, oltre al primo gennaio: in queste giornate scatterebbe una “zona rossa” con un sostanziale lockdown.
C’è grande attesa in queste ore soprattutto da parte delle aziende del commercio e dei ristoratori.
Intanto, la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al piano vaccini presentato dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. La vaccinazione contro il Covid partirà all’inizio di gennaio. Arcuri ha già inviato alle Regioni una serie di istruzioni per la somministrazione, che inizierà, come è noto, dal personale sanitario e dagli ospiti delle rsa.
Il numero più rilevante di fiale verrà inviato alla Lombardia, la regione più colpita dalla pandemia, che ne avrà a disposizione 304.955. Seguono Emilia Romagna (183.138 dosi), Lazio (179.818), Piemonte (170.995) e Veneto (164.278).
Guido Lombardi