Cronaca

Liberato padre Gigi, il vescovo Daniele: 'Lo aspetto per abbracciarlo'

“Liberato padre Gigi”. Svetta ancora lo striscione per padre Gigi Maccalli sul palazzo vescovile di Crema, ma gioiosamente differente rispetto a questi ultimi, interminabili, 24 mesi. “Abbiamo esultato di felicità – racconta il vescovo Daniele Gianotti, che si commuove – in tante parrocchie del Cremasco le campane hanno suonato a festa ieri sera, in riconoscenza a Dio e a chi ha lavorato per la liberazione”.

Il monsignore ha saputo la bella notizia mentre si trovava in consiglio pastorale: “Ero impegnato in un dialogo profondo, e sentivo di continuo vibrare il mio cellulare. Lì ho capito che era successo qualcosa. Poi il parroco, che non era presente, è arrivato a confermare quanto stavo sospettando”. Il vescovo ha chiamato, appena possibile, Clementina, la sorella di padre Gigi: “Era commossa e felice. Mi ha detto di averlo sentito telefonicamente e che sta bene. Lei e suo fratello sono in viaggio verso Roma per riabbracciarlo”.

La speranza per il vescovo Daniele, è quella di poter incontrare presto il missionario, che dovrà trascorrere qualche giorno nella Capitale per riferire ai pm e al Ministero degli Esteri, ma anche ai suoi confratelli della SMA che a Roma hanno la loro Casa Gentilizia. “Ho voglia di parlargli, di abbracciarlo. L’ho incontrato una sola volta, insieme a suo fratello, padre Walter, da quando sono stato nominato vescovo. Era il 5 settembre 2018, due settimane prima del suo rapimento”.

L’idea di monsignor Gianotti è che padre Gigi possa essere presente a Crema il 17 ottobre, vigilia della Giornata Missionaria “che come il 17 di ogni mese dal suo sequestro, avevamo calendarizzato per la veglia di preghiera a lui dedicata. Spero possa essere qui con noi a darci la sua testimonianza”.

Le preghiere della ‘sua’ gente cremasca, che non ha smesso di sperare, “anche se in qualcuno aveva iniziato a farsi strada lo sconforto. Ma siamo stati bravi a tenere viva la fede: la partecipazione a questi momenti diocesani è stato un bel segno di comunione e fiducia. Quando è stato diffuso il video che lo ritraeva vivo e in salute, è stata una grande consolazione”.

Si può parlare di miracolo? Forse: nell’ottobre del 2019 è stato proclamato beato il cremasco padre Alfredo Cremonesi. Il vescovo Daniele, durante la celebrazione solenne, aveva chiesto proprio l’intercessione del martire per la liberazione di padre Gigi. “Sono stati due mesi missionari davvero straordinari e questo mi fa pensare a tutti gli uomini e le donne di Dio che vivono difficili situazioni di frontiera. Dobbiamo essere loro vicini con preghiera e interesse”.

Resta, nel Sahel, una situazione pesante e pericolosa per i cristiani, “ma voglio pensare che la liberazione di padre Gigi sia l’inizio di un cammino di convivenza in quei luoghi, un processo di pacificazione che permetta a questi Paesi di vivere in armonia”.

Ambra Bellandi

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