Politica

Progetto 'Ex.O', Forza Italia: 'Rilancio sì, ma di che cosa?'

“Abbiamo letto di un fantomatico rilancio dell’Università a Crema. Non servirebbe più onestà intellettuale e la volontà di chiarire che si tratta di riqualificazione di parte dell’edificio dell’università a favore dell’ Alta Formazione? Perchè di questo stiamo parlando”. Il gruppo consigliare di Forza Italia (Agazzi, Beretta e Zanibelli) è scettico relativamente al progetto Ex.O, presentato la scorsa settimana e che è stato candidato al bando Emblematici Maggiori di Cariplo.

“Presentando questo progetto, o il sindaco sogna o il sindaco volta le spalle alla Fondazione Benefattori Cremaschi, di cui aveva sostenuto il progetto di qualifica dell’ex misericordia insieme ai consiglieri regionali. Quali sono, dunque, le priorità?”.

Secondo i forzisti, gli edifici sono stati lasciati senza quella intensiva manutenzione straordinaria di cui necessitano  dalle Amministrazioni Bonaldi, “limitandosi a rimborsi ad ACSU per il mero mantenimento. E l’Università, quella Università per cui Stefania Bonaldi, da consigliere comunale, si stracciava le vesti, per spirito di opposizione, nel 2012, è stata poi lasciata da Bonaldi Sindaco al suo destino, un destino deciso in altre sedi presso le quali Crema certo non si è fatta sentire per tempo, salvo poi esprimere stupore a decisioni prese, nel 2018, dopo 6 anni di Amministrazione Bonaldi in Comune a Crema”.

“Troppo annunci”, insomma, inerenti il rilancio della Università (quella vera) ora a favore della Cosmesi, ora a favore della Ricerca Operativa, ora a favore della Meccanica, passando dall’università di Brescia, a quella di Milano, al Politecnico nonché andando dalla Regione al Ministero, magari accompagnata da consiglieri regionali “e poi assumendo dure prese di posizioni nei confronti dell’Università di Milano stessa, in relazione alle decisioni assunte circa il Polo Informatico”.

Il risultato? Per i consiglieri di Forza Italia: lo spostamento completo della laurea in Informatica a Milano; l’abbandono della Ricerca Operativa al suo destino; il trasferimento negli spazi di Via Bramante della laurea in Infermieristica, già attivo vicino all’ Ospedale; l’istituzione del corso ITS in cosmesi “molto importante in termini di Alta Formazione specialistica per un settore industriale che vede Crema baricentrica, ma, per sua natura, con posti limitati a 25-30 per anno e non foriero di sviluppi. E poi la proposta (forse) di un corso in Ingegneria della cosmesi col PoliMI e (forse) quella di un corso di Medicina di Continuità (chissà perché non un corso di Infermieristica Geriatrica, a suo tempo e ancora recentemente proposto ma ancora lasciato decadere); ed infine laboratorio di ricerca cosmetica”.

“Va bene il tentativo nobile di cercare di ottenere i fondi per la ristrutturazione degli edifici, o meglio parte degli stessi – chiosano i consiglieri -Ma rilanciare l’Università e, con essa, un territorio, le infrastrutture, il tessuto industriale è operazione che richiede basi solide e proposte ampie, con ricadute non limitate al perimetro della provincia”.

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