Cronaca

Il caso di Sabrina a 'Quarto Grado': 'Veterinari ingannati, occorreva il medico legale'

Il generale Garofano

“Una decisione troppo frettolosa”, l’ha definita l’ex comandante dei carabinieri del Ris Luciano Garofano, quella di smaltire i reperti trovati nell’auto di Sabrina Beccalli, la mamma di 39 anni scomparsa a Ferragosto; resti che sono stati classificati di un essere umano e non di un cane, come attestato dal veterinario dell’Ats Valpadana Giuseppe Casirani e dal collega Luigi Taccani, professionista privato. Del caso di Sabrina si è ampiamente parlato ieri sera nella trasmissione televisiva ‘Quarto Grado’, in onda su Rete4 e dove il generale Garofano, consulente della famiglia Beccalli, è ospite fisso. “E’ vero che questa decisione”, ha detto Garofano, “è stata presa sulla base del parere di due veterinari, però non erano esperti di medicina legale. Un corpo che brucia, purtroppo, non appare così, si riduce moltissimo nel volume, quindi sono stati sicuramente ingannati ed è stata presa una decisione affrettata, perchè comunque in questo tipo di situazioni è consigliabile mantenere tutto sotto sequestro affinchè si possano fare degli approfondimenti. Meno male che sono intervenuti i Ris anche su quell’autovettura, e devo dire anche grazie ai carabinieri, perchè l’indagine è stata molto tempestiva”. Martedì il generale Garofano tornerà a Crema con il medico legale Cristina Cattaneo, l’antropologa forense Debora Mazzarelli, il tossicologo Domenico di Candia e il consulente della difesa Angelo Grecchi per esaminare, nell’officina Maggi di Offanengo, la Panda data alle fiamme dal presunto responsabile, Alessandro Pasini, amico della vittima e ora in carcere con l’accusa di averla uccisa e di averne distrutto il corpo. Sulla stessa linea del generale Garofano, anche il giornalista Giangavino Sulas: “Ma perchè ci si rivolge a due veterinari?, si è chiesto. “Già questo è incomprensibile. Di solito un pubblico ministero nomina immediatamente un medico legale. Questo è un giallo che non doveva neanche nascere”.

Durante la trasmissione, il conduttore Gianluigi Nuzzi ha mandato in onda le immagini delle telecamere che mostrano gli spostamenti di Pasini sull’auto di Sabrina e poi sul monopattino il pomeriggio e la sera di Ferragosto; si è poi ripercorsa l’ultima notte di Sabrina, prima al bar con l’amico Gigi e poi con Pasini nella casa della sua ex; della vicina che ha sentito alle 5 del mattino le urla della donna e del sangue trovato poi dai carabinieri del Ris nel bagno, sul pianerottolo, sulle scale e sulla ringhiera. Sangue cancellato da Pasini ma rilevato grazie al Luminol. E ancora Nuzzi si è collegato con le due sorelle di Sabrina e con l’avvocato Antonino Andronico, il quale ha sostenuto che “Pasini ha agito freddamente, cercando di cancellare tutte le prove e tagliando il tubo del gas della casa probabilmente per causare un evento maggiore e quindi più omicidiario”. Una tesi, quella che Sabrina sia morta per overdose, che secondo il legale della famiglia “cozza” con il comportamento messo in atto dall’indagato. Durante la puntata sono stati letti anche numerosi messaggi del pubblico, tra cui anche quello di un’amica di Sabrina.

Sara Pizzorni

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