Cronaca

Niente tamponi negli aeroporti lombardi Codancos annuncia esposto

Una polemica prevedibile quella sui mancati tamponi negli aeroporti di Malpensa, Linate, Orio al Serio, per chi proviene dai 4 stati per cui il Governo italiano ha imposto il monitoraggio sul possibile contagio da Covid. Ad attaccare per primo è il Movimento 5 Stelle attraverso il capogruppo in consiglio regionale Massimo De Rosa: “Ancora una volta Regione parrebbe impreparata nella gestione dell’emergenza COVID e nel recepire le direttive del Ministero della Salute. Com’è possibile che a Malpensa non siano state preparate le postazioni di screening per gli arrivi dai Paesi a rischio? Perché le ATS sono chiuse e i cittadini non sanno dove sbattere la testa? Sembra un film già visto: il Ministero manda le circolari e le ordinanze e le Regioni, che hanno le strutture adeguate e il dovere di agire per la tutela della salute, dovrebbero adoperarsi per l’accoglienza dei propri cittadini, eppure, anche questa volta qualcosa non funziona. A Malpensa e Orio al Serio, non viene fatto alcun screening e stiamo parlando degli aeroporti più importanti d’Italia. La Grecia ha attivato i controlli anche agli arrivi e la grande eccellenza lombarda non ha ancora attivato nulla. Anche a Fiumicino i controlli sono già attivi, mentre qui pare si dovrà attendere fino a metà settimana”.

Intanto il Codacons Lombardia annuncia un esposto contro la Regione lombarda e l’Asl di Milano per quanto raccontato da un ragazzo di 30 anni rientrato con un gruppo di amici da una vacanza a Mykonos. “Francesco – si legge in un comunicato dell’associazione – era partito il 6 agosto per la Grecia per una vacanza con altri amici, ed al rientro il 13 agosto su suolo italiano ha iniziato a manifestare i sintomi del Coronavirus (stanchezza, febbre, perdita dell’appetito). Alcuni amici si sono sottoposti al tampone risultando positivi per il Covid-19. Scoperto l’accaduto il ragazzo ha prontamente contattato l’Asl al fine di denunciare la situazione ma per tutta risposta gli è stato detto che avrebbe dovuto aspettare per il tampone, perché a Ferragosto nessuno li fa. Non solo; per l’Asl in ogni caso il tampone deve essere richiesto dal medico di base (in ferie anch’esso) e Francesco sarebbe quindi libero di circolare sul territorio regionale e nazionale, senza alcuna preclusione”.

Per Marco Donzelli, presidente del Codacons, “la situazione dimostra la negligenza e inefficienza della nostra Regione nel combattere il Covid-19. Se questo è il modo con cui viene trattata una pandemia che ha causato in Italia 35.396 decessi fino ad oggi, non possiamo stupirci se la situazione è tanto grave. Non possiamo permetterci di far passare sotto silenzio quanto sta accadendo, soprattutto dopo aver visto con i nostri occhi cosa può causare la diffusione incontrollata del virus. Denunceremo la Regione Lombardia e l’Asl per questa vicenda, ma non basta. Serve che le istituzioni capiscano la gravità della situazione e operino subito per tracciare i contagiati, isolare i positivi e impedire la diffusione del contagio, altrimenti sarà tutto inutile”.

Già da ieri era intervenuto il consigliere regionale Dem Matteo Piloni: “Regione Lombardia deve attivare immediatamente i tamponi negli aeroporti di Malpensa, Linate e Orio al Serio. Abbiamo tre importanti scali internazionali nella nostra regione e ancora non vengono fatti i tamponi per chi arriva da Malta, Grecia, Croazia e Spagna. A Ferragosto viene fatta un’ordinanza che chiede alle persone di fare il tampone entro 48 ore, ma non vengono organizzati i controlli direttamente in aeroporto. Dopo 6 mesi di pandemia ancora non ci siamo”.

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