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Pergolettese, la società: 'E' stato un miracolo, salvezza dedicata a chi non c'è più'

Dopo l’incredibile 3-3 contro la Pianese che ha consegnato la salvezza alla Pergolettese, il Dg Cesare Fogliazza non nasconde la propria gioia, ma anche la propria commozione: “Il calcio è anche questo: all’intervallo ho detto ‘dobbiamo metterci un po’ di cuore’. E i giocatori hanno messo tutto il cuore che avevo chiesto, se non avessimo avuto questo carattere non avremmo portato a casa questa salvezza. Ci speravamo tutti, gli ultimi sei minuti sono sembrati sei ore: il tempo non scorreva più. L’emozione è tanta, penso che sia un bene per la città e importante per Crema”. “Sono contento – spiega Fogliazza – per la società, il mister e tutto lo staff, i giocatori e per tutti i tifosi, anche se purtroppo non potevano essere presenti. La prima dedica è per mio nipote Andrea e per il dottor Gentile, oltre che per Nadia in egual misura. Si vede che da lassù qualcuno ci ha dato una mano”.

Il presidente Massimiliano Marinelli quindi aggiunge: “Ne è valsa la pena questa sudata.  In 10 contro 11 prendere un gol così avrebbe tagliato le gambe a chiunque, invece noi abbiamo avuto la forza di reagire per portare a casa una salvezza meritata. Ci sono state sia bravura che fortuna, ma vogliamo dedicarla a chi non c’è più”.

 Il Dg spiega come è nata l’idea di richiamare Matteo Contini: “Siamo gli stessi che eravamo a dicembre, con Matteo il rapporto era straoridnario. Abbiamo perso sia il mister che il preparatore e il primo pensiero è stato quello di richiamare lui che ha accettato in due minuti: gli fa onore questo attaccamento”. “Mi ha fatto immenso piacere – dice ancora Fogliazza – vedere negli spogliatoi che i giocatori li hanno voluti in mezzo, anche Albertini ha fatto qualcosa di straordinario”. Il dirigente gialloblù quindi conclude: “E’ il risultato che desideravo, anche se questo spareggio è stato molto più sofferto di quello dell’anno scorso”.
Gioia anche per mister Contini che scherza: “Sono l’unico allenatore ad essersi salvato senza aver vinto una partita”. “L’obiettivo inziale – spiega tornando serio il tecnico – era questo: ho detto subito ai ragazzi che ci saremmo salvati all’ultima gara playout. A inizio anno abbiamo pagato la categoria e un po’ di inesperienza”. L’allenatore gialloblù, si conferma dunque specialista in spareggi dopo aver conquistato la Serie C nella gara secca con il Modena dello scorso anno: “Sono tornato con entusiasmo, penso di aver dato un piccolo contributo, il merito va a questi ragazzi che sono stati professionisti anche quando non si parlava di calcio. E’ una vittoria che va dedicata a tante persone, anche alla gente di Crema che ha sofferto molto. Dopo tre mesi di buio, questi ragazzi hanno dato loro una grande gioia: bisogna far loro una statua”.
mt

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