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Vaiano e la sua toponomastica. Ieri la presentazione

Ieri sera era gremita la sala della pace del Centro culturale “ Don Lorenzo Milani” di Vaiano Cremasco, per la presentazione del libro sulla toponomastica del paese, realizzato da Valerio Ferrari e Andrea Finocchiaro nell’ambito del progetto “ Dimmi come ti chiami e ti dirò chi sei. Nomi e storie di rogge, campi, sorgenti, cascine dei nostri paesi”. Il progetto è stato finanziato dal ministero dell’Istruzione – piano triennale delle arti, coordinato dall’Istituto Comprensivo “Falcone-Borsellino” di Offanengo, ed ha visto particolarmente attivo l’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini” di Bagnolo diretto dalla dirigente Paola Orini.
L’Atlante toponomastico provinciale. L’iniziativa nasce oltre 30 anni fa, racconta lo studioso Valerio Ferrari, ai tempi in cui prestava la sua opera presso il settore ambiente della provincia di Cremona. Il primo volume del progetto ambizioso per un’ Atlante toponomastico della provincia cremonese risale al 1992, con l’obiettivo di raccogliere e studiare la macro e micro toponomastica rurale, quale patrimonio linguistico e culturale da conservare. I primi quindici lavori furono finanziati dalla provincia, poi a seguito dell’ultima riforma e dello svuotamento di competenze e risorse, la sospensione delle pubblicazioni ed ora la ripresa, grazie alla Biblioteca statale di Cremona ed a questo progetto scolastico.
La curiosità. Diversi gli aneddoti e curiosità emerse dal lavoro, come le testimonianza del legame religioso con la città di Milano, rintracciabile ad esempio nel campo “ al Tredesì”, che richiama l’antica chiesa di santa Maria della Tredicina, esistente fino al tredicesimo secolo in questo territorio, ma di chiara derivazione milanese, in quanto la festività del Tredesino prende il nome dalla ricorrenza del 13 marzo, che secondo la tradizione ambrosiana, ricorda l’ingresso di san Barnaba a Milano e la costituzione della chiesa milanese.
Recuperare la memoria. Il coinvolgimento del plesso di Vaiano, dei suoi docenti e degli alunni è stato descritto dettagliatamente dal prof. Andrea Finocchiaro, docente di lettere e studioso locale, il quale ha sottolineato l’obiettivo di recuperare la memoria storica locale, ricostruendone l’antico aspetto fisico, naturale, antropico. Al progetto, che ha coinvolto lo scorso anno scolastico le classi seconde e terze di Vaiano, hanno collaborato le docenti di tecnologia Laura Canavera e Federica Montalbano e, considerato l’alto livello raggiunto, come sottolineato nella prefazione dai dirigenti scolastici Romano Dasti e Paola Orini, ne è stata giustificata la pubblicazione, per la cui concreta realizzazione oltre al patrocinio del comune di Vaiano, fondamentale il sostegno finanziario degli sponsor: l’ Icas di Umberto Cabini e la concessionaria Nini Car.
Le fasi. Gli alunni sono stati divisi in piccoli gruppi alla ricerca dei toponimi, poi si è passati alla mappatura, in maniera da poter meglio individuare i luoghi e avviare la fase delle interviste ai nonni o alle persone anziane del paese, che ha avuto anche l’obiettivo di promuovere il dialogo tra le generazioni e produrre quello che le nuove tecniche didattiche definiscono “compito di realtà”. A seguire, il sopralluogo nei campi, l’integrazione con un lavoro fatto negli anni novanta e l’intervento del prof. Ferrari, che ha prodotto l’individuazione di 331 toponimi, che per un comune piccolo a livello di estensione territoriale come Vaiano, non sono pochi.
La cartografia. Nel corso della presentazione è intervenuta anche Federica Montalbano, ex docente di tecnologia dell’IC di Bagnolo, ora impegnata in un altro istituto superiore cittadino, la quale ha sottolineato la partecipazione nel 2018 ad un corso di formazione proposto dall’IC di Offanengo sulla didattica nel territorio, propedeutico proprio a questo tipo di lavoro. Anche la prof.ssa Montalbano ha ringraziato chi ha permesso la redazione del volume ed ha descritto le fasi relative alla digitalizzazione della carta topografica allegata al libro. Per la dirigente scolastica Paola Orini, la conoscenza delle radici è fondamentale nella crescita di una comunità e per i ragazzi della media di Vaiano ciò è stato possibile grazie al progetto in rete con l’IC di Offanengo, tra i più grandi della regione per numero di plessi e di studenti e grazie alla vicinanza dell’amministrazione comunale, dal sindaco Paolo Molaschi agli assessori Arianna Ladina (cultura) e Rosa Grande (istruzione).
Ilario Grazioso

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