Cronaca

Munari, alcuni studenti a difesa della scuola: 'La situazione non è così drammatica'

Sabato mattina manifestazione pacifica in segno di solidarietà alla ragazza sospesa

Non tutti gli studenti del liceo artistico Munari pensano che la scuola si trovi in un clima di oppressione mossa dalla dirigenza. In seguito al polverone sollevatosi il 25 novembre, due gruppi di ragazzi hanno deciso di prendere posizione in favore della scuola.

Una lettera è stata scritta da una classe prima: “Nonostante ci troviamo all’inizio di questo percorso scolastico, ci sentiamo coinvolti nella situazione. Non siamo d’accordo con ciò che i nostri rappresentanti di istituto hanno dichiarato: in questi quattro mesi che abbiamo trascorso in questa scuola, non ci siamo sentiti né oppressi né tanto meno non ascoltati. Ci sentiamo soltanto confusi perché non capiamo i motivi di queste dichiarazioni negative sulla nostra scuola, anche perché se fosse un ambiente tanto terribile, non avremmo mai scelto il liceo Munari”.

In un’altra i giovani sostengono che “Non è vero che non ci sentiamo liberi, stimolati e appartenenti alla scuola a causa di un clima di intimidazione che si sta creando. Per noi la situazione non è così drastica come appare, ci sentiamo coinvolti in una scuola che crede continuamente in noi, con dei professori che ci sostengono e ci stimolano nei nostri lavori e nelle nostre idee e ci danno la possibilità di fare esperienze formative anche attraverso concorsi e progetti”.

Sabato mattina, in Largo Falcone e Borsellino, si terrà invece una manifestazione pacifica dalle 11.30 alle 12.30. Da lì verso piazza Garibaldi per poi tornare in piazza Duomo dove saranno lette alcune testimonianze di vittime di violenza sulle. Il fine è esprimere solidarietà alla ragazza sospesa per la protesta via social (punizione poi annullata dal provveditore Molinari).

 

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