Cronaca

Processo al sequestratore del bus. Ministero Istruzione e Autoguidovie citati in giudizio

E’ iniziato questa mattina il processo a Osseynou Sy, l’autista del bus sequestrato (e poi incendiato) lo scorso marzo, a bordo del quale si trovavano 51 ragazzi delle medie Vailati di Crema oltre a due insegnanti e una bidella. Tutti gli ostaggi si sono costituiti parte civile, così come il Comune di Crema e, solo per il reato di incendio, la società Autoguidovie. “Ci aspettiamo giustizia, secondo noi sono responsabili anche coloro che hanno messo il mezzo in mano a quest’uomo, per questo chiederemo la citazione come responsabili civili della società Autoguidovie e del Ministero della pubblica istruzione”. La richiesta del legale è stata accolta dai giudici. “Sarebbe un buon modo per chiudere questa brutta storia”, ha dichiarato a sua volta Khalid El Hamami, il padre di Adam, parlando del risarcimento.  Durante l’udienza Osseynou Sy, 47 anni, dalla gabbia riservata ai detenuti, ha preso appunti su un taccuino. E’ accusato di strage, sequestro di persona aggravato dalla minore età delle vittime, incendio, resistenza e lesioni. Tutti i capi d’imputazione sono aggravati dalla finalità terroristica. L’uomo ha scelto di non essere processato con il rito abbreviato e quindi ha rinunciato allo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Rischia così fino a 20 anni di carcere.  Nessuna perizia psichiatrica per il sequestratore: il suo difensore – Richard Ostiante – ha spiegato che “non sussistono gli estremi” e ha poi sottolineato come da sempre si sia dichiarato “pentito per quanto accaduto”. La prossima udienza è stata fissata al 21 ottobre.

AmBel

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