Cronaca

Scuola, il nuovo provveditore: 'Più slancio ai progetti'. Caso Stanga: 'Non dividerei ciò che è unito'

CREMONA – 41 anni, bergamasco, formazione classica e già insegnante di latino e greco; poi dirigente tecnico con funzioni ispettive dell’ufficio scolastico della Lombardia, Fabio Molinari è da pochi giorni il nuovo direttore amministrativo (provveditore) dell’ufficio scolastico della provincia di Cremona, in reggenza per un anno. Si dividerà tra la nostra provincia e Sondrio, dove è titolare dal 1 gennaio 2018 e a questi incarichi continuerà ad affiancare quello di dirigente tecnico per l’Usr. Venerdì mattina, 2 agosto, negli uffici senza aria condizionata del provveditorato (Ust) di Cremona, ha passato in rassegna con i funzionari problematiche e richieste dei vari istituti, da Crema a Casalmaggiore. Prevale il pragmatismo e il desiderio di imprimere all’ufficio un ruolo più propositivo nei confronti delle scuole: “Non voglio che questo ufficio sia visto solo come il luogo dove si pagano gli stipendi. Mi piacerebbe che le scuole riconsiderassero il ruolo dell’ufficio scolastico come attivo, collaborativo e propositivo nei confronti dei loro progetti. Sono qui anche per dare slancio e supportare le proposte innovative delle scuole, paritarie incluse, anche individuando possibili nuovi indirizzi di studio non ancora attivati”.

“Non conosco ancora bene questo territorio – continua -. So quello che conoscono tutti, la liuteria come patrimonio Unesco, ad esempio. Come ho fatto a Sondrio, voglio capire quali sono gli elementi di forza di un territorio per promuoverli ed approfondire queste ricchezze. Spero di andare presto lì – afferma indicando un poster del teatro Ponchielli – e spero anche che sia utilizzabile per le scuole. La musica è elemento caratterizzante di questo territorio e intendo valorizzarla anche promuovendo eventi di carattere formativo e invitando personalità di rilievo”.

A fine agosto incontrerà il sindaco del capoluogo Galimberti, mentre un confronto con  l’amministrazione provinciale c’è stato proprio nelle scorse ore: “Abbiamo parlato anche di questo immobile – afferma  -. Non è necessario che resti tutto a noi, può essere anche condiviso. Ma una soluzione va presa, serve una manutenzione che consenta a chi ci lavora 35 – 40 ore a settimana di non soffrire il caldo d’estate e il freddo d’inverno. Mi è stato spiegato che l’immobile è di proprietà di un Fondo immobiliare (Eridano, società di gestione Prelios, ndr) che contatterò subito per sottoporre queste richieste. E’ chiaro che se non riceverò risposte in tempi ragionevoli, prenderò altri provvedimenti: ne va della dignità dell’istituzione che qui rappresentiamo, non da meno di altri uffici periferici della PA, come questura o prefettura”.

Quanto alla diatriba Cremona – Crema, che riemerge ogni anno in occasione del dimensionamento scolastico (i sindaci cremaschi rivendicano l’accorpamento delle sedi di Crema e Pandino dello Stanga ad una dirigenza cremasca, staccandole da Cremona) Molinari è deciso: “Non mi sono state finora sottoposte problematiche relative alla gestione delle sedi distaccate dell’istituto agrario – spiega -. In linea generale sono contrario alla disgregazione di ciò che è unito e non mi è mai capitato di spezzettare realtà omogenee. Nelle questioni di carattere politico non entro, se sarò richiesto di un parere, quando verrà il momento, lo darò basandomi su fatti oggettivi. Capisco se le sedi distaccate fossero in una provincia diversa, ma qui stiamo parlando di un’unica provincia”.

Toccato anche il tema dei ‘furbetti del cartellino’, ossia i collaboratori scolastici e impiegati del Ghisleri-Vacchelli sotto indagine per le uscite in orario di lavoro: “Tutti devono osservare il proprio orario di servizio, è fondamentale, si può derogare solo in caso di emergenze occasionali. Non mi piace che passi il messaggio di una pubblica amministrazione lassista e che si possa trascorrere qualche ora fuori. Anche perchè i permessi esistono e si possono utilizzare”.

E i rapporti scuola – università? A Cremona sta sorgendo il nuovo campus della Cattolica: “Lo so ed auspico una collaborazione, anche eventualmente per l’attivazione di percorsi Its (istruzione tecnica superiore, ndr) che sono quelli con il maggior tasso di occupabilità. Con l’università Cattolica ho già collaborato professionalmente e proprio ieri ho andato un messaggio al direttore amministrativo della Cattolica Marco Elefanti per dirgli che sono ufficialmente presente anche a Cremona. Io posso avere già delle idee, le dovremo condividere”. g.biagi

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