Cronaca

Si spacciavano per le Forze dell'Ordine, ma erano ladri: arrestato 49enne

Rimane in arresto l'uomo fermato ieri a bordo di un'auto di grossa cilindrata. Continua la caccia ai complici

Verso le ore 8.30 di ieri, giovedì 11 aprile, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile ha intercettato lungo la paullese nel Comune di Dovera una Bmw che alla vista del mezzo militare si è data a precipitosa fuga in direzione Lodi. Il mezzo è stato seguito per alcuni km, ma ad un certo punto è riuscito a distanziare gli inseguitori che nel frattempo avevano allertato la C.O. di Crema e che indirizzava altre autoradio sulla direzione di fuga. Una pattuglia della stazione di Bagnolo C.sco, ricevuta la segnalazione, si è quindi posta lungo la statale riuscendo ad intercettare la Bmw che ad un certo punto, giunta all’uscita del Comune di Ripalta C.sca, ha lasciato la strada principale per cercare di far perdere le tracce. A causa della forte velocità però, i malfattori hanno perso il controllo del mezzo andando a finire la corsa in un tratto sterrato.

I tre malviventi sono scesi dal mezzo e scappati nei campi a piedi. Uno di questi è stato raggiunto dai militari della stazione di Bagnolo e bloccato a fatica, per poi essere arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale. Immediatamente veniva predisposta una battuta di rastrellamento che coinvolgeva diverse pattuglie e personale del N.O., accertando che sulla potente Bmw (sequestrata) erano state applicate delle targhe clonate e all’interno erano stati rinvenuti degli attrezzi da scasso: ricetrasmittenti, spray urticanti, mappe con le frequenze delle Forze dell’Ordine, tanto che il mezzo era munito di lampeggiante blu e sirena. Questi particolari facevano presumere che si trattasse di un sodalizio dedito ai furti in abitazione, che talvolta aveva usato come modus operandi, essendo stato sorpreso dai proprietari, l’espediente di simulare l’appartenenza alle stesse Forze dell’Ordine asserendo di essere alla ricerca di un ladro introdottosi in casa, invitando la vittima a controllare eventuali ammanchi per poi invece appropriarsene e fuggire.

L.G. 49 enne con numerosi pregiudizi per reati contro il patrimonio, nomade, dimorante nell’hinterland milanese, veniva dichiarato in stato di arresto e rinchiuso temporaneamente nelle camere di sicurezza della stazione di Bagnolo C.sco che nella mattinata odierna, su disposizione del PM di turno della Procura della Repubblica, ha tradotto in Tribunale per il processo per direttissima, dove è stato convalidato l’arresto e fissato il processo per il 10 maggio. Nel frattempo l’uomo si trova agli arresti domiciliari. La battuta di rastrellamento è continuata sino al tardo pomeriggio, allo scopo di rintracciare gli altri due complici. Verso le 15.00, tuttavia, è stata fermata una Seat Leon di colore bianco a bordo della quale veniva identificato il figlio dell’arrestato in compagnia della fidanzata, entrambi nomadi. Anche su detto mezzo, poi sequestrato, è stata ritrovata una sirena bitonale. Il conducente è quindi stato denunciato per possesso di segni distintivi delle Forze dell’Ordine contraffatti, entrambi anche muniti di proposta di f.v.o. per tre anni dal Comune di Ripalta C.sca.

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