Cronaca

Giustizia, 5 nuovi magistrati a Cremona. Pellicano: 'Saremo un laboratorio di modernità'

Nella foto, da sinistra i giudici Francesco Panchieri e Cristina Bassi, il pg Dell'Osso, il presidente del tribunale di Martino,il procuratore Pellicano, e i tre sostituti Vitina Pinto, Chiara Treballi e Davide Rocco

Due nuovi giudici e tre nuovi sostituti procuratori entrano da oggi a far parte dell’organico del tribunale e della procura di Cremona. Si tratta dei giudici Cristina Bassi, di La Spezia (tirocinio a Genova), e di Francesco Panchieri (tirocinio a Bologna), e dei sostituti procuratori Chiara Treballi, di Pistoia, Vitina Pinto, torinese, e Davide Rocco, di Padova. Per accogliere i nuovi e giovani magistrati, questa mattina nell’aula della Corte d’Assise del tribunale di Cremona si è svolta la cerimonia di immissione in possesso alla presenza del procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell’Osso, accolto dal presidente del tribunale di Cremona Anna di Martino, dal procuratore Roberto Pellicano e da tutto il personale del tribunale e della procura cremonese.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente di Martino, che ha annunciato che con l’arrivo dei nuovi sostituti, l’organico della procura è al completo con sette magistrati. Il tribunale, invece, non lo è ancora, in quanto, con la recente nomina del giudice Maria Stella Leone a presidente di sezione penale, ci sarà ancora un posto disponibile che verrà messo a concorso. “Pur essendo una piccola sede”, ha detto il presidente del tribunale, “quella di Cremona è una realtà giudiziaria dove l’organico togato sarebbe assolutamente in grado di far fronte al lavoro inerente la quantità del contenzioso”. “L’ambiente è molto accogliente”, ha detto ancora il presidente, rivolgendosi ai nuovi colleghi. “Il clima è sereno. E’ un tribunale di giovani e io sono molto contenta perchè i giovani portano energia e freschezza. E’ importante che si rimanga appassionati al nostro lavoro e si mantengano livelli alti di impegno, perchè dietro le carte ci sono sempre le persone”.

Nel suo intervento, si è detto contento dell’arrivo dei nuovi magistrati anche il procuratore Roberto Pellicano. “Il fatto di essere a pieno organico è un qualcosa che ha due facce: responsabilizza tantissimo e ci toglie ogni alibi. Non ci dovrà più essere una sola carta che non venga esaminata”. Il procuratore ha parlato anche della gravissima carenza di organico inerente il personale amministrativo, “che indubbiamente”, ha detto, “condiziona sempre il nostro lavoro”, ma anche questo problema potrebbe vedere la luce. Il procuratore generale Dell’Osso, infatti, ha annunciato che ci sarà presto un incremento di personale amministrativo anche da parte della Regione Lombardia con cui è appena stato siglato un protocollo d’intesa per distaccare personale, “e credo”, ha detto il procuratore generale, “che Cremona ne beneficerà”. “Dunque anche per questo motivo”, ha ripreso il procuratore Pellicano, “cadranno tutti gli alibi che abbiamo sempre messo davanti per giustificare le nostre difficoltà e le nostre inefficienze”. “Voi”, ha detto il procuratore ai suoi nuovi sostituti, “siete più giovani dell’età media e questo fatto non mi preoccupa. Tutt’altro: lo considero un valore aggiunto. Ci condizionerete con il vostro entusiasmo e con la vostra voglia di fare. Ed è proprio l’entusiasmo che dovrà caratterizzare il vostro approccio al lavoro. Con il vostro arrivo possiamo fare della procura di Cremona un piccolo laboratorio di modernità, stando più attenti a quella che è la domanda di giustizia oggi, perchè cambia nel tempo. Chi meglio di persone giovani può leggere questo tipo di domanda di giustizia, dare le risposte e suggerire a chi come me pensa ancora un pò più legato ai retaggi del passato. E’ un contributo che voi date al nostro ufficio con la vostra gioventù”. Il procuratore ha citato certi reati “che diventano sempre più invasivi, ad esempio quelli che riguardano la protezione dei dati personali, la privacy, i delitti sulle piattaforme informatiche, l’ambiente, il mondo agroalimentare, qui a Cremona così importante. I problemi che troverete non sono vostri, ma sono problemi di tutti noi”. “Lavorerete tanto”, ha detto infine il procuratore, “ma vi prometto che lo farete in un clima sereno e di complicità”.

Alla cerimonia è intervenuto il procuratore generale Dell’Osso: “Cremona è una piccola città”, ha esordito, “ma ha dietro di sè una grande storia. Una città stimolante da un punto di vista giudiziario perchè è caratterizzata da una realtà criminale di tutto rispetto per le proiezioni della mafia, in particolare della ‘Ndrangheta, ma non solo, soprattutto proveniente dal vicino mantovano, per i problemi legati al traffico illegale di rifiuti, specie industriali, metallici, e per tutta una serie di reati legati a quella parte di imprenditoria che non rispetta le leggi. Cremona ha poi avuto lo jihadismo: una lunga storia che poi abbiamo visto emergere ed esplodere nel distretto di Brescia con estradizioni di jihadisti che venivano in Italia ad arruolarsi per poi tornare in Albania”. “Cremona”, ha sottolineato ancora il procuratore generale, “è una realtà importante, altro che piccola città di provincia. Una città di sicura importanza per coloro che si cimentano nella sua amministrazione giudiziaria e che hanno quindi una grande responsabilità”.

Sara Pizzorni

Da sinistra il procuratore generale Dell’Osso, il giudice Daniele Moro, il presidente di Martino e il procuratore Pellicano
Il procuratore generale Dell’Osso e il procuratore Pellicano con tutti i sostituti procuratori

 

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