Cronaca

Politica locale: discussione sui social arriva alla querela. Coti Zelati denuncia attivisti M5s

Da tempo le liti in Consiglio comunale hanno poi strascico sui social network. Per diversi giorni a seguito dell’assise, alcuni politici locali ‘informano’ i cittadini attraverso la propria pagina. Va da sé che i dissidenti commentino, portando avanti le argomentazioni e cercando di smontare quelle altrui.

Ma dalle parole ai fatti si fa presto. E’ così che alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle Cremasco (e uno del Lodigiano) sono stati querelati da Emanuele Coti Zelati (capogruppo de La Sinistra) per un commento sul profilo Facebook del consigliere Manuel Draghetti, riferito ad una propria mozione sull’opposizione al Decreto Sicurezza.

Nel commento si legge “Come non discutere in consiglio a Crema degli F35? TSO immediato“. L’ipotesi di reato andrebbe a colpire l’attivista che ha scritto il commento e coloro che hanno lasciato un ‘like’ al commento stesso (5 persone in totale, ndr). Questi risulterebbero dunque indagati per diffamazione.

Il post oggetto della querela

Da parte del Movimento locale arriva la solidarietà ai propri attivisti e il supporto al portavoce in Consiglio, Draghetti, che è tra le persone oggetto di indagini. “Rinnoviamo anche in questa occasione la nostra profonda stima nei confronti delle Forze dell’Ordine, che compiono prontamente i loro compiti a seguito di una segnalazione, ma ci rammarica che il loro importante dovere, in primis la tutela dei cittadini e della loro sicurezza, sia stato interrotto e rallentato da questi screzi politici, che rasentano l’assurdo, e da denunce, di tutta evidenza infondate, come questa”, si legge nel comunicato stampa del Movimento.

Al consigliere de La Sinistra la pesante risposta politica: “Appare evidente che dietro un’azione di questo tipo, si nasconda il tentativo di limitare la libera espressione del proprio pensiero politico. Nessuno del nostro gruppo, portavoce o attivista, si lascerà intimidire da questa e da future azioni legali. L’intento del Consigliere di maggioranza è quello di spaventare i propri avversari, limitando il libero esercizio di critica nei confronti di determinate situazioni? Se così fosse, si metta in testa fin da subito che fallirà nel proprio obiettivo. Se questa è la sua attività politica prevalente, forse dovrebbe pensare alle proprie dimissioni”.

ab

 

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