Episodi razzisti: Bonaldi chiede al prefetto il Comitato provinciale per la sicurezza
Il sindaco Stefania Bonaldi ha scritto al prefetto Paola Picciafuochi per segnalare gli episodi verificatisi in primo novembre. Nella missiva (in allegato, ndr) il primo cittadino spiega il ritrovo al cimitero maggiore, dove “un raggruppamento cospicuo di persone si sarebbe trovato all’esterno e successivamente avrebbe messo in atto una marcia vera e propria, all’interno del campo santo, visitando le tombe dei caduti della Repubblica Sociale Italiana e facendo letture, il tutto in un evidente clima nostalgico e di esaltazione nei confronti del disciolto partito fascista. Circostanza, quella di numerosi militanti che si muovevano a passo marziale nel cimitero, che ha destato sgomento negli astanti, i quali si sono vista preclusa la possibilità di accedere al cimitero con libertà e in un clima composto, come si conviene in un luogo deputato al culto per i defunti”.
La lettera del sindaco prosegue con la descrizione degli eventi del pomeriggio e della sera, che hanno mosso polemiche e commenti sui social. I militanti di estrema destra (provenienti da altre province) si sarebbero scontrati, intorno alle 18, con un giovane cittadino straniero in via XX Settembre per sfociare, un paio d’ore più tardi, in una rissa sfiorata con alcuni connazionali del giovane, chiamati da lui stesso per essere accompagnato a casa. “Verso le ore 20.30 i due gruppi si sarebbero incrociati all’altezza di via Manzoni e da lì sarebbe scaturita una lite trascinatasi in via Matteotti ed in Via Cavour, ripresa dalle telecamere di un esercizio commerciale (e dai media) e resa nota anche dalle testimonianze di diversi passanti e dei social network. Le Forze dell’Ordine sono intervenute con sollecitudine e hanno presidiato la situazione e non vi sono state conseguenze ulteriori”.
“E’ del tutto evidente che detto episodio, mai registrato prima d’ora nel Comune di Crema, ha destato vivo allarme nella comunità cremasca. Alla luce di questi due episodi narrati, ritenendo che fenomeni di questo tipo debbano essere adeguatamente presidiati e ricondotti sul nascere al rispetto delle regole democratiche e all’interno dell’alveo fissato dalla Costituzione, sono a richiederle la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica da Lei presieduto in Prefettura, che voglia esaminare i gravi fatti sopra narrati e affrontare specificatamente questi episodi di turbativa verificatisi nella nostra comunità”.
Il sindaco di Crema preannuncia infine l’intenzione di chiedere, nel corso del Comitato, “disposizioni che facciano espresso divieto, presso il cimitero maggiore di Crema, di manifestazioni non riconducibili ad iniziative istituzionali o religiose, e che dunque esulino da queste due tipologie di iniziative, in modo da impedire il ripetersi di simili episodi”.