Cronaca

Sciopero delle lavoratrici di una cooperativa davanti a un'azienda di Crema

E’ iniziato ieri, giovedì 25 ottobre, lo sciopero delle lavoratrici di una cooperativa di Crema, e proseguirà ancora per tutta la giornata di oggi. Già dalle prime ore di venerdì mattina un nutrito capannello di protestanti si sono riuniti davanti l’ingresso di un’azienda di packaging.
“Lo sciopero si inserisce all’interno della protesta contro le politiche del Governo in materia di lavoratori stranieri – ha spiegato il referente della S.I. Cobas Fulvio De Giorgio – Qui, in particolare, denunciamo le condizioni avverse nelle quali si trovano 140 lavoratrici”. L’azienda si occupa di confezionamento e imballaggio trucchi per molte grosse ditte produttrici del territorio.
De Giorgio ha parlato di “contratti che hanno penalizzato le operaie sia in termini di qualità che quantità del lavoro. Dalle ore di straordinario non pagate alla maternità non goduta, non sono state rispettate le condizioni contrattuali della normativa nazionale. In sostanza – ha proseguito – Sono assunte nella cooperativa come ‘pulizia multiservizi’, finendo in un inquadramento più basso rispetto a prima”.
Nella denuncia del sindacato anche le condizioni di sicurezza delle lavoratrici, “che non vengono rispettate, a partire dal microclima che d’estate, non avendo ricambio d’aria, porta a temperature elevatissime, mentre d’inverno si gela. Il luogo di lavoro non è conforme alle regole nazionali: basti dire che gli spogliatoi non sono differenziati per genere e le toilette non rispettano le norme igienico-sanitarie”.
Lo sciopero proseguirà fino alle 17 di venerdì 26 ottobre.
L’azienda, tramite l’avvocato Pasquale Calvino, ha fatto sapere di respingere “con forza le contestazioni avanzate dal sindacato, ribadendo di essere in regola in materia di lavoro e sicurezza”.
ab

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